In occasione dell’uscita del romanzo
Le signore in nero di Madeleine St. John, edito da Garzanti
intervengono Petunia Ollister e Mariagiulia Castagnone
letture di Debora Zuin
Sydney 1950. Sui manichini spiccano le gonne a balze e i corpetti arricchiti degli accessori più preziosi. Ma Goode’s non sono solo i più grandi magazzini della città, dove trovare l’abito all’ultima moda. Per quattro donne che lavorano sono anche l’unica occasione di indipendenza. Mentre con le loro eleganti divise di colore nero consigliano le clienti su tessuti e modelli, nel loro intimo coltivano sogni di libertà, di un ruolo diverso da quello di figlia, moglie e madre.
Madeleine St. John è una delle più grandi autrici del Novecento. È stata la prima autrice australiana candidata al Man Booker Prize. Da questo libro è stato tratto un film di successo diretto da Bruce Beresford, regista di A spasso con Daisy. Il femminismo è il fil-rouge che attraversa tutti i suoi romanzi, precursori di un’epoca di cambiamento. Protagoniste delle sue storie sono le donne: donne forti che inseguono i loro sogni, donne che cercano il loro posto nel mondo, ieri come oggi.
Madeleine St. John nasce a Sydney nel 1941. Unica donna australiana a essere candidata al Man Booker Prize, esordisce con Le signore in nero, pubblicato nel 1993, cui seguono A Pure Clear Light (1996), The Essence of the Thing (1997) e A Stairway to Paradise (1999). Muore a Londra, nel 2006, all’età di sessantaquattro anni. Mentre è in corso in tutto il mondo la riscoperta delle sua opera, Garzanti pubblica per la prima volta in Italia i suoi romanzi.