Un monologo intenso ed ironico sul tema dell’identità, con i suoi diversi piani: italiana, europea, femminile. Angela Demmattè impersona un’interprete del Parlamento Europeo in grado di parlare fluentemente cinque lingue (italiano, inglese, francese, tedesco e spagnolo), che scopre di essere incinta ed impazzisce, “dimentica la propria madrelingua e con essa la memoria di sé. Smarrita nel mondo educato e formale degli uffici dell’Unione Europea, Mad “la matta” non riesce più a ricordare le sue origini. L’unica cosa che le rimane da fare è intraprendere un viaggio nel suo passato più profondo per cercare di ricostruire la propria identità.” Il suo percorso, diviene metafora della crisi del Vecchio Continente.

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