con Sara Bellodi, Andrea Cavarra, Arturo Gaskins, Marco Giacomini, Michele Guidi, Mauro Groppo, Magda Pohl-Tontini, Anna Rasero, Stefania Santececca, Sebastiano Sicurezza
musiche Roberto Romagnoli, Matteo Cassi
regia e training di superdramma Jon Kellam
co-regia Madeleine Dahm
drammaturgia Francesco Botti, Jon Kellam, La Compagnia
coreografia e movimento Madeleine Dahm, Jon Kellam
maschere e scenografie Zorba Officine Creative
costumi Chiara Barlassina
assistenti Livia Morelli, Andrea De Liberato, Benedetta Galli, Roberta Micheletti, Stefania Coloru
light designer Marcello Falco, Anna Merlo
executive producer Andrea Cavarra
produzione Bämsemble Company
in collaborazione con Zorba officine creative, Accademia dell’arte, Spazioseme e Accademia di Belle Arti di Brera
con il sostegno di
Torna al Parenti il primo grande spettacolo di Bämsemble Company, istantanea significativa di una piccola comunità mondiale che comprende attori, cantanti, ballerini, musicisti, mimi, acrobati, mascheratori, scenografi, costumisti di diverse nazionalità (italiana, americana, tedesca, francese, messicana, nepalese, coreana e spagnola).
Liberamente tratto da El Retablo de las Meravillas di Miguel de Cervantes, Salt affronta con ironia e sensibilità l’attualissimo tema dell’immigrazione, della discriminazione razziale e della paura del diverso.
In un lontano futuro post apocalittico esiste una leggendaria città circondata da altissime mura bianche fatte di sale. L’arrivo di tre incredibili artisti e lo spettacolo che mettono in scena è destinato a sconvolgere per sempre la vita di tutti. Il caos irrompe sulla scena: si scoprono gli oscuri segreti della città e vengono alla luce le atrocità sepolte nel gigantesco muro di sale e nelle coscienze dei cittadini.
Sfruttando differenti linguaggi scenici e intrecciando musica, parola e coreografia di movimenti, il regista dà vita ad uno spettacolo comico e dal ritmo incalzante.
L’ambientazione futuristica e la scrittura multilingue sono capaci di offrire una visione originale e personale del ruolo degli artisti e del teatro, in un mondo privato di umanità e alienato dalla propria politica.