Archivio / Teatro

Gino il postino

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Gino il postino

Dopo il successo delle sue ultime due creazioni Per strada e Buon anno, ragazzi, Francesco Brandi in scena con il nuovo allestimento di Nato postumo.

Gino il postino è un diario d’estate. Uno sfogo che il protagonista tiene dentro da sempre. Vi siete mai ritrovati seduti su una sedia, inermi rispetto alla vostra esistenza? Gino vive in un piccolo paese e con la sua bici percorre chilometri per consegnare la posta, sempre di corsa, sempre in movimento – perché bisogna essere efficienti e competitivi – eppure è immobile, incastrato in una vita che l’ha seriamente provato. Ha alle spalle esperienze familiari traumatiche: una madre morta suicida, un padre ludopatico.

Una notte d’estate però, decide di reagire e di farlo con le uniche due cose che gli sono rimaste: la bici e le parole. E mentre porta la posta nel suo piccolo paese di provincia, capisce che il problema del mondo è uno solo: l’omissione di soccorso verso noi stessi, verso gli altri o verso il mondo e la sua civiltà. Una colpa di cui tutti, in un modo o nell’altro, ci siamo macchiati per paura, pigrizia, sciatteria, ignavia o incapacità. Gino, come tutti noi, vorrebbe solo essere amato e soccorso… Un’ironica riflessione sulle relazioni umane, sulla fragilità degli uomini e sul senso di decadenza che ci circonda.