In occasione della presentazione del nuovo romanzo di Roberto Andò
Il bambino nascosto, edito da La nave di Teseo
l’autore dialoga con Marco Missiroli e Andrée Ruth Shammah
letture Luca Lazzareschi
Nel quartiere di Forcella a Napoli vive Gabriele Santoro, un insegnante di pianoforte, solitario per scelta, raffinato intellettuale, omosessuale con una storia importante alle spalle. Mentre una mattina si fa la barba, Ciro, il figlio dei vicini di casa, si intrufola in casa sua: insieme al suo amico Rosario, il bambino ha scippato la madre del boss di Forcella, De Vivo, facendola cadere e andare in coma. Tutti li stanno cercando, e persino i genitori si dichiarano pronti a “cedere” Ciro in cambio della salvezza del resto della famiglia.
Gabriele decide di proteggere Ciro, al quale si affeziona e inizia a insegnare quello che sa di musica e letteratura: intanto non ottenendo alcun aiuto dal fratello magistrato, né dalle forze dell’ordine, indaga goffamente per conto suo, mentre si stringe il cerchio dei sospetti. Quando Rosario, il compagno di Ciro, viene trovato e ucciso, Gabriele scappa col ragazzo ma viene intercettato dal boss e dai suoi scagnozzi, che sembrano non lasciare scampo.
Un nuovo romanzo che diventerà un film con la regia di Roberto Andò.
Roberto Andò (Palermo, 11 gennaio 1959) è un regista, sceneggiatore e scrittore italiano. Amico di Sciascia, suo mentore, esordisce come giornalista, scrittore e regista, dove lavora con Francesco Rosi, Federico Fellini, Francis Ford Coppola. Il suo primo lavoro alla regia è del 1986 con uno spettacolo tratto da un inedito di Calvino con bozzetti di Renato Guttuso e musiche di Francesco Pennisi. Tra i suoi film ricordiamo Diario senza date (1995), Il manoscritto del Principe (1999), vincitore del Nastro d’argento, del premio Fellini e del premio Sergio Leone per la regia, Sotto falso nome (2004) e Una storia senza nome (2019), vincitore del premio Flaiano. Nel 2012 ha pubblicato il romanzo Il trono vuoto con cui vince il premio Campiello opera prima. Dal 2014 è direttore didattico della sezione documentaria del Centro sperimentale di cinematografia.