di e con Egidia Bruno
produzione Back-Light / Spazio Teatro NO’HMA
“Ne veryu”, “Non ci credo” era la celebre frase con cui Konstantin Sergeevic Stanislavskij incalzava i suoi attori spingendoli alla ricerca della verità del personaggio in scena, ossessione e utopia di tutta la sua ricerca.
Egidia Bruno condensa la poetica del maestro russo in un omaggio al suo leggendario metodo e alla sua radicale rivoluzione teatrale. Tra biografia e ritratto d’artista, ricostruzione filologica e molta ironia, in scena un monologo accompagnato dalla musica dal vivo del fisarmonicista Vladimir Denissenkov. Una narrazione teatrale sulla “verità dell’attore”, sulla “verità a teatro”, su quello che fu il fondamentale obiettivo, il solo cruccio, l’unica preoccupazione e fissazione di Stanislavskij.
Iniziative a cura della compagnia dello spettacolo
31 gennaio h 18 | Sala Tre
Carta, concetto, azione. Un gioco teatrale per avvicinarsi a Stanislavskij
a cura di Egidia Bruno (max 20 partecipanti, su iscirizione)
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1 febbraio h 17 | Sala Tre
Quando si dimentica un maestro?
Stanislavskij nella cultura contemporanea
incontro con Raffaella Vassena, professoressa di Storia del Teatro Russo presso l’Università degli Studi di Milano
in dialogo con Egidia Bruno, attrice e autrice di Ne Veryu
interviene Sofia Pelczer, regista e docente di regia presso le Civiche Scuole di Teatro Paolo Grassi e di Cinema Luchino Visconti di Milano
a seguire
Le cose che restano: laboratorio sui copioni di regia di Stanislavskij
a cura di Zoran Trevisan, docente di lingua e cultura russa (ingresso fino a esaurimento posti)
Tutti gli incontri sono gratuiti per gli spettatori di Ne Veryu. I partecipanti avranno diritto a una riduzione sul biglietto dello spettacolo. Per iscriversi e per maggiori informazioni: progettostanislavskij@gmail.com