Controlla i biglietti e gli abbonamenti acquistati
Restiamo in contatto
Iscriviti alla newsletter per rimanere aggiornato sulle attività del Parenti e ricevere offerte e promozioni
27 – 28 febbraio 2021
Due giorni di appuntamenti trasmessi in live streaming sulla nostra pagina Facebook e sul canale YouTube di Iperborea.
Talk, incontri di letteratura, racconti per bambini, laboratori, film e live
Tra i protagonisti di questa edizione:
Gli Omini, Massimiliano Bampi, Matteo Bordone, Anna Brännström, Chiara Condò, Maria Valeria D’Avino, Antonio De Sortis, Angelo Ferracuti, Fulvio Ferrari, Martina Folena, Giorgio Fontana, Erik Gandini, Massimiliano Guareschi, Siri Ranva Hjelm Jacobsen, Matteo Marelli, Luca Misculin, Sandro Orlando, Roberto Luigi Pagani, Laura Pezzino, Vanni Santoni, Luisella Sari, Andrea Staid, Peter Terrin, Jenna Vehviläinen, Elisabeth Åsbrink.
lab
15.00 – 15.45
Un popolo di poeti, commercianti e navigatori: la cultura vichinga, una storia scandinava
Da sempre l’uomo è condizionato dall’ambiente in cui vive, che ne influenza lo sviluppo sociale e culturale: nel caso della Scandinavia clima e territorio hanno contribuito fin dai tempi più antichi alla creazione di miti e leggende e alla nascita delle tecniche di costruzione nautica e dell’arte della navigazione, fino al raggiungimento dell’eccellenza in questo ambito. Ancora oggi la sagoma di eleganti scafi dalla prua a forma di drago fa parte dell’immaginario collettivo relativo al mondo nordico, ma oltre il mito sono le fonti storiche e archeologiche a dimostrare che nella società antico-scandinava dei secoli VIII-XI d.C., comunemente noti come Epoca vichinga, la nave ricoprì un ruolo centrale. Trascendendo l’originaria funzione di mezzo di trasporto e comunicazione, alla nave fu attribuito un forte valore simbolico, in cui ogni elemento, dalle dimensioni alla ricchezza delle decorazioni, diventava il riflesso del prestigio sociale dei suoi proprietari. Un laboratorio di cultura nordica a cura di Anna Brännström e Luisella Sari, in collaborazione con l’Istituto Culturale Nordico di Milano.
15.45 – 16.00
Sette brevi lezioni di svedese: #1
lit
16.00 – 16.45
Tentativo di descrivere Dag Solstad – LIVE
Dag Solstad è considerato uno dei maggiori scrittori norvegesi contemporanei, l’unico ad aver ricevuto il Premio della Critica per ben tre volte, oltre al Premio del Consiglio nordico. Autore di una trentina di opere, tra teatro, romanzi (sei dei quali tradotti in Italia da Iperborea) e racconti, è sempre al centro di accesi dibattiti in patria per il suo radicalismo anticonformista. Solstad è il protagonista di un podcast, prodotto da Iperborea con il contributo dell’Ambasciata di Norvegia in Italia, scritto e realizzato dal giornalista e scrittore Angelo Ferracuti che ne parlerà con la traduttrice Maria Valeria D’Avino.
Il podcast sarà trasmesso in anteprima su Radio Radio 3 nell’ambito della trasmissione Tre soldi dal 22 al 25 febbraio.
16.45 – 17.00
Sette brevi lezioni di svedese: #2
lit
17.00 – 17.45
Dialogo della Natura e di una danese
In principio il nostro pianeta era ricoperto da un’unica, felice, distesa d’acqua, ma poi eruppe la terra, che squarciò la coltre primigenia separandola nelle tante sorelle chiamate oggi «mari» o «oceani». Da allora quelle sorelle (Atlantica, Mediterranea, Artica) divise dalla terra ma anche dalla sensibilità e dal carattere di ciascuna, si scrivono, cospirano e mandano avanti un piano ingegnoso per sommergere tutto e tornare all’unità perduta. L’autrice danese Siri Ranva Hjelm Jacobsen parla insieme a Laura Pezzino del suo nuovo libro, Lettere tra due mari, un racconto epistolare che rifonda il mito della grande madre per arricchire di poesia e femminile intimità il discorso contemporaneo sulla Natura e sul suo futuro.
17.45 – 18.00
Sette brevi lezioni di svedese: #3
talk
18.00 – 18.45
Ma i vichinghi erano radicali di destra? Miti e simboli nordici nell’immaginario politico contemporaneo
Già tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, circoli antisemiti tedeschi hanno messo in atto un’operazione di «ricostruzione» dell’antica religione nordica su base razziste e pangermaniste, appropriandosi della simbologia e, almeno parzialmente, della mitologia delle popolazioni scandinave antiche. Da allora l’intreccio tra radicalismo di destra e movimenti religiosi neopagani ha dato vita a una subcultura, minoritaria ma diffusa, che ha fatto da brodo di cultura per movimenti organizzati assai più pericolosi, basti pensare agli ambigui rapporti tra il partito nazionalsocialista e la società segreta neopagana Thule, o al più recente sfoggio di simboli nordici visto sui corpi di alcuni estremisti nell’assalto al Campidoglio negli Stati Uniti. In questa conversazione, Roberto Luigi Pagani e Fulvio Ferrari, due dei maggiori esperti di saghe norrene in Italia, riflettono sulle ragioni di queste contaminazioni e sul ruolo che possono svolgere gli studiosi per combattere luoghi comuni e indebite appropriazioni ideologiche della cultura nordica antica.
film
18.45 – 19.00
The Juniper Tree
The Juniper Tree («L’albero di ginepro») appena restaurato in 4K dalla pellicola originale in 35 mm, è il film debutto della cantante e artista islandese Björk, e racconta la storia di Margit e Katla, sorelle costrette a una fuga disperata dopo la morte della madre bruciata sul rogo per stregoneria, nella cornice dell’Islanda del Medioevo. Le due trovano rifugio presso Johan e il fratello Jonas, formando un improvvisato nucleo familiare che sarà presto messo a dura prova dagli incontenibili poteri magici di Katla. Liberamente ispirato all’omonima fiaba dei fratelli Grimm, The Juniper Tree è una potente allegoria della misoginia che si muove, ossessiva, sul filo che divide realtà e sogno, favola e dramma.
In collaborazione con Reading Bloom e Il Beltrade sul sofà.
Per accedere al film clicca qui* (biglietto acquistabile dal 27 febbraio, visione disponibile fino al 6 marzo).
Introduzione al film a cura del critico cinematografico Matteo Marelli.
kids
12.00 – 12.45
Una mattina con Ulf ed Elise
Conoscete già i Miniborei, la collana di storie dal Nord Europa per bambini e ragazzi? Tuffiamoci tra le pagine con due guide d’eccezione: Elise e Ulf, protagonisti di due storie di amicizia e d’avventura, tanto diverse e allo stesso tempo simili nella loro ironia commovente. Una lettura animata e quattro chiacchiere con il pubblico che segue in diretta, per scoprire le atmosfere de La grande fuga di Ulf Stark (Iperborea 2020) ed Elise e il cane di seconda mano di Bjarne Reuter (Iperborea 2020).
Con l’educatrice Martina Folena, per bambini dai sei anni in su.
live
12:45 – 13:15
Circolo popolare artico
Nei suoi anni passati in Groenlandia tra i cacciatori solitari e gli iceberg Jørn Riel scrive, per sopravvivere alla lunga notte, una serie di skrøner, ovvero aneddoti, storie buffe, verità che sembrano menzogne e menzogne che diventano verità. Per tenersi compagnia, l’antropologo e narratore danese (pubblicato in Italia da Iperborea) compone una saga popolata da 15 uomini, 92 cani e nemmeno l’ombra di una donna. Molti anni dopo, Gli Omini, compagnia teatrale di Pistoia, leggono quei racconti e ritrovano nell’isolamento dei personaggi, nel sentimento di comunità, nella potenza della natura, negli amori immaginari e in tutto il mondo artico, qualcosa di molto vicino. Fondano così il Circolo popolare artico, il loro rifugio nella bufera quotidiana.
Dove sta trascorrendo il nuovo inverno polare l’enigmatica «vergine fredda», la meravigliosa fanciulla fatta di sogni che scalda cuori e letti con il suo appassionato candore, la bella Emma che sta sulla bocca di tutti ma che nessuno è mai riuscito a vedere? Per I Boreali, un condensato dello spettacolo Circolo popolare artico, ispirato a La vergine fredda (Iperborea 2002).
lit
13.15 – 14.00
La letteratura islandese e i suoi confini: Gunnarsson, Laxness e le soglie della modernità
Halldór Laxness, Premio Nobel nel 1955, e Gunnar Gunnarsson, insignito di innumerevoli riconoscimenti, contribuirono, seppur in modi differenti e in misura diversa, a proiettare la letteratura islandese al di là dei confini nazionali, collocando tuttavia al centro della loro poetica l’Islanda, le sue tradizioni e le sue contraddizioni, tra nostalgia rurale e proiezione verso la modernità. In questo appuntamento, un esperto di letteratura islandese, Massimiliano Bampi, e una libraia, Chiara Condò, mettono a confronto Laxness e Gunnarsson, a cui dobbiamo capolavori come rispettivamente Gente indipendente (Iperborea 2004) e Il pastore d’Islanda (Iperborea 2018), e approfondiscono i temi che attraversano le loro opere e la loro figura di scrittori a cavallo dei confini. Un incontro #CataLove, da un’idea di alcuni librai in collaborazione con Libri da Asporto.
talk
14.30 – 15.15
La Finlandia spiegata meglio
Negli ultimi tempi ne sentiamo parlare sempre più spesso per via delle giovani e influenti leader di governo, degli esperimenti sul reddito di cittadinanza, della rivoluzionaria riforma scolastica e di qualche notizia imprecisa. Ma che posto è diventato, oggi, la Finlandia? In un incontro organizzato in collaborazione con il Post, ne discutono lo scrittore Vanni Santoni e Jenna Vehviläinen, corrispondente dall’Italia per la Radiotelevisione statale finlandese. Modera il giornalista del Post Luca Misculin. Introduce Luca Sofri.
lit
15.30 – 16.15
L’inizio è la mia fine: Stig Dagerman e Il serpente
Il serpente è l’esordio narrativo con cui l’appena ventiduenne Stig Dagerman si guadagnò nel 1945 la fama di nuovo talento della letteratura svedese raccontando, sullo sfondo di un Paese in mobilitazione generale, la paura della paura. Finora inedito in Italia, Il serpente è un’opera di conturbante mistero: non solo rivela al mondo una coscienza intellettuale e politica già perfettamente definita, ma contiene in sé, pur essendo appunto un debutto, tutte le caratteristiche del testamento spirituale. A parlare de Il serpente, da poche settimane in libreria, e di questo autore di culto che non si smette mai di rileggere e riscoprire, ci saranno Giorgio Fontana, Andrea Staid e Matteo Bordone, che per Iperborea ha appena realizzato il podcast Raccontami Stig Dagerman.
16.15 – 16.30
Sette brevi lezioni di svedese: #5
talk
16.30 – 17.15
La teoria svedese dell’amore
La teoria svedese dell’amore è un film documentario del 2015 del regista italo svedese Erik Gandini, dedicato alla Svezia e al suo enigma: un paese dove le cose funzionano, dove la gente è responsabile e rispettosa, dove il welfare arriva dappertutto, ma allo stesso tempo caratterizzato dalla tristezza, dalla solitudine, dagli abissi bergmaniani, dall’onnipresenza della natura e del clima che si fa paesaggio antropico ed emotivo. Un film su una delle grandi logiche della modernità, l’aspirazione a diventare individui liberi e indipendenti, sulle sue ambivalenze e i suoi coni d’ombra. Un dialogo tra Erik Gandini e Massimiliano Guareschi, a partire da quello pubblicato su The Passenger Svezia (Iperborea 2020).
17.15 – 17.30
Sette brevi lezioni di svedese: #6
lit
17.30 – 18.15
È difficile essere un guardiano
Harry e Michel, in servizio come guardiani nel garage sotterraneo di un lussuoso condominio, scandiscono giornate sempre uguali tra turni di guardia e giri d’ispezione: un taylorismo dei comportamenti che li rassicura e li aiuta a sostenere il clima d’incertezza e di terrore che li circonda, visto che sono completamente all’oscuro di ciò che sta succedendo al di fuori del condominio e vivono immersi nell’angoscia di un continuo controllo e giudizio dell’Organizzazione. Cosa succede quindi quando tutti i condomini, tranne uno, lasciano in fretta e inaspettatamente il palazzo, e soprattutto quando un terzo guardiano arriva a minare le certezze e gli equilibri costruiti dai due? In un’atmosfera sospesa e distopica, Il guardiano riesce a fondere con sottile ironia l’inquietudine e lo straniamento esistenziale e la tensione di un thriller all’ultimo respiro. Di questo romanzo – scritto dieci anni fa e che suona quanto mai attuale – e dei suoi temi ed echi letterari, dialogano l’autore, il belga Peter Terrin e Antonio De Sortis.
18.15 – 18.30
Sette brevi lezioni di svedese: #7
lit
18.30 – 19.15
Made in Sweden. Le idee che hanno fatto la Svezia
Dal design alla letteratura, dal cinema e la tv alla moda, dal modo di vivere fino addirittura al cibo, negli ultimi anni la cultura scandinava riscuote un successo crescente in tutto il mondo. Sembra che consideriamo gli svedesi e i loro vicini scandinavi come complessivamente più sofisticati ed evoluti di noi. Tutti vorremmo essere un po’ svedesi, vivere nella loro società perfettamente progettata dal futuro. Ma se avessimo investito tutta la nostra fede in una fantasia? E se la Svezia non fosse (né oggi né ieri) così moderata, egualitaria o tollerante come vorrebbero farci pensare? La scrittrice, intellettuale e saggista Elisabeth Åsbrink (autrice di 1947, Iperborea 2018, e Made in Sweden, Iperborea marzo 2021), figlia di due non-svedesi ma nata e cresciuta in Svezia, ci aiuta a comprendere meglio il paese che ama «ma non ciecamente», in dialogo con Sandro Orlando.
Le recite sono terminate. Clicca qui per i prossimi spettacoli in scena al Parenti.
https://www.facebook.com/teatrofrancoparenti