Archivio / Teatro

Amen

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Amen

Dal testo rivelazione di Massimo Recalcati,

uno spettacolo potente, un inno alla vita.

Andrée Ruth Shammah presenta così lo spettacolo di apertura della stagione 2021-2022

“L’unico modo per combattere la morte, è cantare un inno alla vita. L’unico modo per ricominciare, oggi, è farlo con forza. L’unico modo per riaprire, per riaprirci, dopo tutti questi mesi, è farlo con uno spettacolo che è rivelazione, che è liberazione.

Dopo aver coinvolto e sconvolto il pubblico di Spoleto, di Napoli e di Pordenone, finalmente AMEN arriva al Teatro Franco Parenti con il testo rivelazione della stagione, scritto da Massimo Recalcati durante la pandemia per aiutarci a uscire dal buio e tornare alla luce.

Il linguaggio potente del testo incontra lo stile altrettanto forte del regista Valter Malosti, appena nominato direttore dell’ERT, e in evidente stato di grazia artistica. Il progetto sonoro è del visionario Gup Alcaro, già premio Ubu, da quindici anni al fianco di Malosti nelle sue sperimentazioni. Accanto a lui il compositore e chitarrista Paolo Spaccamonti, uno dei più originali musicisti della scena musicale avant-rock, noto anche a livello internazionale.
A rendere le note e le parole tangibili, i tre straordinari attori Marco Foschi, Federica Fracassi e Danilo Nigrelli, pluripremiati e oggi tra i più amati dalla critica e dal pubblico.

AMEN è voci, è musiche, ma anche corpo, parto, fatto fisico che arriva addosso, travolge e trascina fuori dagli incubi. Amen è un grumo che si crea dentro e poi si scioglie, e lascia al suo posto un’energia, una voglia di vivere, e ci libera.

Con Amen si aprono non solo la nuova stagione teatrale, ma anche le sale. Con Amen si decide di rientrare a teatro, per uscire dalla morte”.

Massimo Recalcati, psicoanalista, saggista e scrittore. Membro della Società Milanese di Psicoanalisi -SMP-. Fondatore di “Jonas – Centro di clinica psicoanalitica per i nuovi sintomi” e Direttore Scientifico della Scuola di Specializzazione in Psicoterapia IRPA di Milano. Insegna all’Università di Pavia e presso lo IULM di Milano. Dal 2003 è direttore e docente del “Corso di specializzazione sulla clinica dei nuovi sintomi” presso la sede Jonas Onlus di Milano. Attualmente, è supervisore clinico presso il Centro Gruber di Bologna per casi gravi di DCA. Collabora attualmente con le pagine culturali de La Repubblica e La Stampa. Dal 2014 dirige per Feltrinelli la Collana Eredi, dal 2015 per Mimesis la collana Studi di Psicoanalisi. Dal 2020, cura insieme a Maurizio Balsamo la direzione della rivista “Frontiere della psicoanalisi”, edita da Il Mulino. Le sue numerose pubblicazioni sono tradotte in diverse lingue.

Valter Malosti, regista, attore e artista visivo, dirige Emilia Romagna Teatro Fondazione – Teatro Nazionale dal maggio 2021. Ha vinto il premio UBU per la regia di Quattro Atti Profani di Tarantino, il premio Flaiano per la regia di Venere in Pelliccia di Ives, il premio dell’Associazione Nazionale Critici di Teatro per Shakespeare/Venere e Adone e Quattro Atti Profani, il premio Hystrio per la regia di Giulietta di Fellini. Malosti ha diretto opere di Nyman, Tutino, Glass, Corghi e Cage, spesso in prima esecuzione, e per il Teatro Regio di Torino Le nozze di Figaro di Mozart. Come attore Malosti ha lavorato per quasi un decennio con Luca Ronconi, e al cinema con Calopresti, Battiato e Martone. È stato Manfred (Schumann/Byron) per la direzione d’orchestra di Noseda. Ha diretto la Scuola per attori del Teatro Stabile di Torino dal 2010 al 2018 e la Fondazione TPE – Teatro Piemonte Europa dal 2018 al 2021.