Archivio / Incontri e Libri

Amleta incontra Atopos

Aspettando Le Troiane, una re-visione necessaria

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Amleta incontra Atopos

Aspettando Le Troiane, una re-visione necessaria

Un appuntamento per riflettere su inclusione, rappresentazione, contrasto agli stereotipi e alla violenza.

“Quando abbiamo deciso di fare uno spettacolo su Le Troiane non sapevamo che il mondo che conoscevamo sarebbe diventato altro. Avevamo pronto un discorso femminista sulla narrazione stereotipata delle donne nelle tragedie. Poi la guerra è arrivata qui vicino e, a quel punto, mettere in scena Le Troiane è diventato un doppio atto di coraggio: parlare di guerra ora e farlo con attrici i cui corpi politici sfuggono alle norme e ai canoni della società occidentale.

Le Troiane, la Guerra e i Maschi sarà un tentativo tragicomico, quasi maldestro, per riflettere sul potere e sull’oppressione patriarcale. 

Le Troiane sono in attesa in un non luogo (atopos). Donne, oggetti tra i detriti lasciati dalla guerra dei maschi.  Atopos, con la propria diversità, i propri corpi, la propria ilare fragilità, darà voce alle straniere cacciate, le donne escluse, le streghe, le troie.”Atopos Compagnia Teatrale.”

Amleta è un’associazione di promozione sociale il cui scopo è contrastare la disparità e la violenza di genere nel mondo dello spettacolo e nei luoghi di lavoro. È stata fondata da 28 attrici distribuite su tutto il territorio nazionale. Amnesty International ha conferito il riconoscimento del premio Arte e diritti umani 2021 ad Amleta con le seguenti motivazioni: “Quest’anno il premio è andato a un collettivo di artiste e lavoratrici che si interroga, monitora e porta avanti azioni concrete per rafforzare i concetti di uguaglianza e dignità nel mondo dello spettacolo. Il loro lavoro ci obbliga a interrogarci e porta meritevolmente l’attenzione su un tema che di fatto permea tutta la società italiana: il cammino verso una autentica parità nelle opportunità fra i generi e nella percezione pubblica di molestie e rapporti di potere”.

Atopos Compagnia Teatrale si fonda dopo aver vinto il Premio alle Arte Sceniche Dante Cappelletti 2010 con Variabili Umane, spettacolo che vede in scena 13 persone, attor* e danzator* trans e non, con la drammaturgia e regia di Marcela Serli. Nel corso degli anni la compagnia ha indagato, attraverso laboratori di studio aperti alla cittadinanza, dibattiti universitari e la produzione di spettacoli teatrali, il tema delle identità di genere, e in maniera più ampia il tema della definizione e dell’accettazione di sé.