La Compagnia dei Giovani
un progetto di formazione di Teatro Franco Parenti
a cura di Associazione Pier Lombardo e Dogma Theatre Company
regia Gabriele Colferai
classe di recitazione:
Alvise Colledan, Erika Maria Cordisco, Sara Florez Brinez, Mafalda Franzoni, Filippo Geri, Simone Laviola, Federico Longoni, Angelica Mazzei, Giovanna Giuditta Mazza, Gabriele Mucciolo, Irina Muresian, Giacomo Petrillo, Desislava Petrova, Filippo Pizzocri, Mohamed Sayedein, Annalisa Scopinich, Beatrice Veneziano, Sofia Verde Verani, Beatrice Vergerio
classe di scrittura:
Benedetta Drago, Lorenzo Cattel, Thomas Marcheselli Baldelli, Martina Lauretta, Silvia Miceli, Marta Parravicini, Camilla Pelosi, Giada Prestinari, Marco Rittore, Michela Tosiscene e costumi
a cura agli allievi del Triennio in Scenografia, NABA, Nuova Accademia di Belle Arti: Jacopo Collini, Chiara Guarino, Elena Ingletti, Sabrina Saporiti, Laura Zanchetta
supervisione alla classe di scrittura: Tobia Rossi
si ringraziano gli insegnanti che hanno collaborato al progetto: Giulia Lombezzi, Angelo Curci, Angelo Di Figlia, Roberto Marraffa, Claudia Mangini
Black Box – dieci danni rilevati è il primo spettacolo del progetto La Compagnia dei Giovani, il laboratorio permanente di recitazione e scrittura per ragazzi dai 16 ai 26 anni del Teatro Franco Parenti in collaborazione con Dogma Theatre Company.
I venti ragazzi della classe di recitazione incontrano per la prima volta il pubblico per raccontare dieci frammenti di vita contemporanea. Il loro lavoro ci restituisce un mondo fatto di contraddizioni, desideri, passioni e paure della loro età, così come i loro dieci compagni della classe di scrittura lo hanno percepito, esplorato, indagato e infine ricostruito in forma drammaturgica, facendo uso di un’ampia varietà di stili, codici, linguaggi e immaginari.
Viene condiviso col pubblico il contenuto di un’ipotetica e assoluta scatola nera, dispositivo preposto a registrare urti e incidenti che in questo caso sono urti dell’umanità, incidenti dell’anima, storie di violenza intima o politica, quotidiana o straordinaria, segreta o manifesta, fisica o psicologica, storie che, affondando i denti nel nero e nel male, non possono fare a meno di fare uscire del male il suo opposto e della violenza, in qualche modo, l’antidoto: l’empatia.