Archivio / Teatro

Cabaret delle piccole cose

di Filippo Timi

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Cabaret delle piccole cose

di Filippo Timi

Uno spettacolo dal sapore fanciullesco, intimo e delicato.

Tra ironia e sentimento si racconta la piccola esistenza di otto piccole cose. Esistenza fatta di tragedie, peripezie, amori e istanti di felicità. Tra queste, la candelina cianfrusaglia, un rubinetto piagnone, l’ultima sigaretta prima di smettere di fumare, un sasso innamorato di un altro sasso ma senza bocca per baciarlo… A interpretarli, in camicetta collegiale e naso di Pinocchio, nove giovani attori diretti da Filippo Timi.

Ho scritto questi monologhi per dare voce a chi voce non ha. Si tratta di una drammaturgia che nasce dal silenzio e dalla fragilità di sentimenti che appartengono al mondo. Questi piccoli oggetti, come per magia, prendono il coraggio di strappare i fili dell’ovvietà, e si propongono in un cabaret a volte surreale a volte melanconico, a volte disperatamente comico. Riconosco un'ispirazione vagamente francescana. Tutto ha un'anima. Francesco si scusava con i sassolini quando li calpestava camminando. Se dai un nome a una pianta, la annaffi meglio.
Filippo Timi