In occasione della pubblicazione del nuovo libro di Ruggero Cappuccio
Capolavoro d’amore, Feltrinelli Editore
dialoga con l’autore Massimo Perrino
letture di Sonia Bergamasco
Manfredi ha quarantatré anni ben portati, il gusto raffinato dell’antiquario ed è tormentato e insieme nostalgico proprio come la sua città, Palermo, dove rientra su richiesta dell’anziano e amato zio Rolando. Giorno dopo giorno, lo zio lo coinvolge nel racconto dei suoi ricordi, una vita appassionata che si intreccia alle ricerche della Natività di Caravaggio, rubata dall’Oratorio di San Lorenzo nel 1969 e mai più rinvenuta.
Tra un capitolo e l’altro del mistero che si dispiega attorno a uno dei furti più eclatanti della storia, Manfredi deve affrontare anche i propri personali fantasmi, che ha lasciato accovacciati tra i vicoli della bellissima e spietata città.
La voce di Ruggero Cappuccio si insinua tra le pagine a suggerire pause e cadenze di una sicilianità antica e preziosa: ci invita a passeggiare in una Palermo decadente che accoglie le insonnie notturne, il sapore degli amori finiti e canta la perdita umana, ma anche la vita che si rinnova e torna a chiamarci.
Ruggero Cappuccio (Torre Del Greco, 1964) è scrittore, drammaturgo e regista di teatro. Ricordiamo: Delirio Marginale (premio Idi 1993) e Il sorriso di San Giovanni (premio Ubu novità italiana 1997). Ha lavorato con Luca Ronconi, Riccardo Muti, RimasTuminas e Jan Fabre. Con La notte dei due silenzi è stato finalista al premio Strega 2008. Gli altri suoi romanzi sono Fuoco su Napoli (Feltrinelli, 2010; premio Napoli e premio Vittorini, 2011) e La prima luce di Neruda (Feltrinelli, 2016). Inoltre ha pubblicato Paolo Borsellino. Essendo Stato (Feltrinelli, 2019).