direzione artistica e coreografia originale Akram Khan
regia e adattamento Sue Buckmaster (Theatre-Rites)
danzatore Nicolas Ricchini
set design Ingrid Hu
lighting design Guy Hoare
musiche originali Domenico Angarano, ispirate alle musiche di Vincenzo Lamagna per XENOS
sound design Domenico Angarano & Phil Wood
costume design Kimie Nakano
film & projection design Lucy Cash
produzione DanceEast Ipswich, The Point Eastleigh, Stratford Circus Arts Centre, Théâtre de la Ville – Paris
con il patrocinio del Consolato generale di Svizzera a Milano
con il sostegno di Flux – Laboratory
in collaborazione con Torinodanza festival/ Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale
L’Akram Khan Dance Company arriva al Parenti con l’ultima acclamata pièce del coreografo e danzatore anglo-bengalese in una rilettura dedicata ai bambini dai 7 anni e alle loro famiglie.
Lo spettacolo ci riporta nella storia recente per far luce sul nostro presente e futuro. Usando l’umorismo e una coreografia meravigliosa quanto semplice siamo rapida- mente coinvolti negli orrori della sua esperienza. Ad accompagnare la danza, una potente proiezione cinematografica che unisce il personale e l’universale.
promosso dal Consolato generale di Svizzera a Milano
Iniziando con un riscaldamento basato sul linguaggio coreografico di Akram Khan, i partecipanti avranno la possibilità di esplorare la propria creatività attraverso esercizi e task basati sulla velocità e sul ritmo.
dalle ore 14.30 alle 16 | in Sala Testori
Sue Buckmaster è la direttrice artistica del Theatre-Rites. Ha molti anni di esperienza come regista, insegnante, specialista di burattini e ha lavorato con un’ampia varietà di compagnie tra cui il National Theatre, la Royal Shakespeare Company, la Young Vic e la Complicite. Nel 2015, oltre a dirigere Chotto Desh, ha creato Beasty Baby, una coproduzione tra Polka Theatre e Theatre-Rites per bambini dai 3 ai 6 anni, che si è svolta da ottobre 2015 a gennaio 2016. Le sue creazioni sono state ospitate in numerosi festival di alto profilo tra cui il Barbican, il Festival di Salisburgo, l’Unicorn Theatre, il Ruhrtriennale Festival e il Festival di Vienna.