di Nick Payne
traduzione Matteo Colombo
regia Raphael Tobia Vogel
con Elena Lietti e Pietro Micci
scene e costumi Nicolas Bovey
luci Paolo Casati
assistente alla regia Beatrice Cazzaro
macchinista Marco Pirola
elettricista Cristiano Cramerotti
fonico Emanuele Martina
sarta Chiara Lo Mauro
scene costruite presso il laboratorio del Teatro Franco Parenti
produzione Teatro Franco Parenti / TPE – Teatro Piemonte Europa
In scena, tutte le possibili infinite fasi di una relazione: conoscenza, seduzione, matrimonio, tradimento, malattia. Si assiste a una danza giocata in frammenti di tempo per una storia d’amore raccontata con le leggi della fisica. Ciò che facciamo o non facciamo potrebbe essere fatto o non fatto allo stesso modo o in modo diverso in infiniti universi paralleli. Così dice la “Teoria delle stringhe”. È partendo da questo assunto che Nick Payne, drammaturgo inglese, indaga il sentimento umano per eccellenza, l’Amore.
Su una drammaturgia aperta, infinita come le possibilità del caso, il giovane regista Raphael Tobia Vogel (Per Strada, Buon anno, ragazzi, Marjorie Prime, Mutuo Soccorso) scava a fondo nei personaggi e confeziona uno spettacolo che regala sensazioni profonde e pensieri illuminanti. Intensa, l’interpretazione dei due attori.