Archivio / Teatro

Il delitto di via dell’Orsina

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Il delitto di via dell’Orsina

Uno degli atti unici più conosciuti di Labiche, che in modo non scontato riesce a raccontarci il disorientamento che stiamo attraversando, senza dimenticare l'obiettivo più importante: passare una bella serata.
Andrée Ruth Shammah

Con il suo nuovo spettacolo, Andrée Ruth Shammah torna alla drammaturgia francese scegliendo una commedia brillantemente costruita da un gigante come Eugène Labiche.

Due uomini si risvegliano nello stesso letto, con le mani sporche e le tasche piene di carbone. Non ricordano nulla di quanto accaduto la notte precedente dopo aver lasciato una festa. Da un giornale apprendono che una giovane carbonaia è morta quella notte e, tra una serie di malintesi ed equivoci, si fa strada la possibilità che i due abbiano commesso quell’efferato omicidio.

La regista affida il ruolo di questi due personaggi, profondamente diversi l’uno dall’altro – uno ricco, nobile, elegante e l’altro rozzo, volgare, proletario – a due grandi interpreti come Massimo Dapporto e Antonello Fassari. Sulla scena, disegnata da Margherita Palli, anche una piccola orchestra – pianoforte, clarinetto e flauto – a eseguire le musiche originali di Alessandro Nidi.

Uno spettacolo leggero e divertente, una riflessione sull’insensatezza e l’assurdità della vita.