Benedetta Craveri
in occasione della pubblicazione del suo nuovo libro
La contessa. Virginia Verasis di Castiglione, edito da Adelphi
L’autrice dialoga con Caterina Soffici
Tutti, più o meno, crediamo di sapere chi era la contessa di Castiglione: una inesausta ammaliatrice che, dopo aver conquistato Napoleone III e abbagliato la corte del Secondo Impero, si chiuse in casa senza specchi, nascondendo ai propri occhi e a quelli del mondo una inarrestabile decadenza. Ora, per la prima volta, è Virginia a parlarci di sé: dei suoi amori, delle sue ambizioni, delle sue speranze, delle sue ossessioni.
Benedetta Craveri – che ha rintracciato, in archivi italiani e francesi, un’ingente mole di lettere inedite – ci fa sentire la sua voce: quella di una donna capace di usare seduzione, ma anche intelligenza politica, audacia e volontà di dominio, per poter disporre liberamente di sé stessa.
Benedetta Craveri vive tra Roma, Parigi e Napoli, dove insegna Letteratura francese all’Università Suor Orsolo Benincasa; Adelphi ha pubblicato cinque suoi libri, il più recente dei quali è Gli Ultimi libertini (2016), in edizione tascabile nella collana Gli Adelphi da ottobre 2021.