In occasione della pubblicazione del libro
Tutti non ci sono (Le Commari edizioni),
l’autore Dario D’Ambrosi dialoga con Nancy Squitieri e Patrizia Nesticò
introduce Andrée Ruth Shammah
L’autobiografia di uno dei maggiori artisti del teatro d’avanguardia italiano, fondatore del Teatro Patologico a Roma. C’è molto della favola nella biografia tracciata da D’Ambrosi. Ma è una favola cruda, reale, come quelle a cui erano abituati i nostri nonni. La scrittura “semplice”, senza orpelli, rimanda al vissuto dell’autore: all’infanzia nella periferia Milanese, all’adolescenza nelle giovanili del Milan, alle rinunce; all’esperienza in manicomio dove si fece volontariamente internare e poi al viaggio a New York che gli ha cambiato la vita. Esperienze che vengono narrate con lo stile che caratterizza il personaggio Dario D’Ambrosi: un uomo singolare che ha fatto grandi cose e ce le racconta con autenticità e naturalezza. Un’autobiografia sincera evivace che rivela l’essenza di un uomo che non ha paura del tragico, ma utilizza tutti i colori che possiede per regalarci il racconto della sua verità.
Dario D’Ambrosi è uno dei maggiori artisti del teatro d’avanguardia italiano. Ha esordito a diciannove anni con la sua opera Tutti non ci sono a New York, al Cafè La Mama. È stata Ellen Stewart, fondatrice dell’importante e famoso Cafè La Mama, ad affidargli, come racconta nel libro, il teatro. Regista, autore e attore, ha recitato con grandi attori nazionali e internazionali, come Anthony Hopkins, Jessica Lange, Mel Gibson, Sergio Castellitto, Ben Gazzara e molti altri. Nel 2010 ha diretto il suo film L’uomo gallo. Fondatore del primo corso universitario al mondo di Teatro Integrato dell’Emozione in collaborazione con l’Università degli Studi di Roma Tor Vergata. Il Teatro Patologico è conosciuto in tutto il mondo e i suoi ragazzi sono stati ospitati nei più grandi teatri: New York, Los Angeles, Boston, Chicago, Tokyo, Johannesburg, Londra, Bruxelles, Barcellona, Amsterdam e Stoccolma. Tanti i premi e i riconoscimenti: premio della Fondazione Kennedy; riconoscimento DESA presso le Nazioni Unite a New York come ambasciatore della disabilità ed il premio Roma Capitolina. È stato l’ispettore Canton nella serie-tv Romanzo Criminale ed ha collaborato in questi anni con tanti altri personaggi dello spettacolo: Matteo Garrone, Claudia Gerini, Marco Giallini, Paola Cortellesi, Claudio Santamaria, Anna Foglietta, Edoardo Leo, Andrea Delogu, Sebastiano Somma.