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Sarà aperto il servizio di botteghino a partire da un’ora prima dell’inizio degli spettacoli.

Archivio / Teatro

When the Rain Stops Falling

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When the Rain Stops Falling

Ritmo incalzante per un viaggio nel tempo che attraversa quattro generazioni di padri e figli, di madri e mogli. Ottant’anni di saga familiare, tra passato e futuro, attorno a una ferita comune.
In un’affascinante struttura drammaturgica, costruita sapientemente dal pluripremiato drammaturgo australiano Andrew Bovell, azioni e rimozioni, oblii e ricordi, muri di silenzio e rotture, ricerca della verità e fughe senza ritorno rivelano come negli alberi genealogici non vi siano scritti solo i nomi, ma anche comportamenti, inclinazioni, desideri ed errori.

Nove attori sul palco per un racconto epico, intimo, distopico, scandito da una pioggia incessante.

Pochi oggetti, qualche ombrello, una valigia. E la proiezione di uno scheletrico albero genealogico che ci ricorda che il punto non è tanto scoprire la ‘vera storia’ di una famiglia, ma è la famiglia stessa: When the Rain Stops indaga la memoria e le eredità che riceviamo.

È uno spettacolo che ritorna e dopo che lo hai visto diventa una specie di ossessione. Continui a pensarci, vorresti rivederlo perché hai l'impressione che abbia cambiato qualcosa in te, ti abbia inciso l'anima.
Nicola Arrigoni - Sipario
La regista ha raccolto tutto il materiale in modo meraviglioso, con mani d'acciaio e con pari tenerezza: quella parete che si anima con discrezione, quelle luci, quelle musiche, quei tempi.
Franco Cordelli - Corriere della Sera
Il racconto di una saga familiare, dal 1959 al 2039. Tutto inizia con un diluvio che produce la caduta di un pesce vivo dal cielo […] e procede con il rumore incessante della pioggia che cade. È l’alluvione dell’anima.
Rodolfo Di Giammarco - Il venerdì de la Repubblica
Uno spettacolo vertiginoso che la regista Lisa Ferlazzo Natoli, già avvezza a racconti scenici o radiofonici di ampio ed epico respiro, è stata superbamente in grado di manovrare e maneggiare senza precipitare nel caos. [...] Un'oprazione teatrale che esalta il valore dell'ensemble e del collettivo in linea con il finale dell'opera in cui uno spiraglio di luce, che si insinua nell'uggioso grigiore e che interrompe la pioggia, è dato da un decisivo momento di autentica relazione e comunione fra padre e figlio, una spinta verticale che, rompendo il movimento circolare e vizioso, cerca una verità di rapporti, una "profondità che ricrea" come direbbe Hofmannsthal.
Michele Sciancalepore - Avvenire

Andrew Bovell nasce a Perth in Australia nel 1962. Si laurea in lettere all’University of Western Australia e poi si diploma in DramaticArts al Victorian College of the Arts. È autore di numerosi testi teatrali, tra i quali Distant Lights from Dark Places (1994), Scenes from a Separation (1995), Who’s Afraid of the Working Class (1998), Confidentially Yours (1998) e Fever (2002). Bovell alterna con successo l’attività di sceneggiatore cinematografico a quella di drammaturgo: dalla sua commedia Speaking in Tongues è stato tratto nel 2001 il film Lantana, diretto da Ray Lawrence e sceneggiato da Bovell stesso, da Who’s Afraid of the Working Class è stato tratto il film Blessed (2009), Bovell è inoltre co-autore della sceneggiatura del film Striclty Ballroom (1992) diretto da Baz Luhrmann e di Head On (1998).
Le sue opere per il teatro sono state premiate più volte con il prestigioso Awgie Award: rappresentate sui palcoscenici di tutti i paesi di lingua inglese,  si stanno affermando anche nel resto del mondo. When the Rain Stops Falling, uscito nel 2008, vince il Queensland Premier’s Literary Award e il Victorian Premier’s Literary Award e, nel 2009, il Victorian Green Room Award per Who’s Afraid of the Working Class vince lo Stage Award, e l’Awgie Awards per The Secret Rivercome Best New Australian Work. When the Rain Stops Falling ha debuttato al Lincoln Center Theatre di New York nel 2010.

lacasadargilla è formata da Lisa Ferlazzo Natoli – autrice e regista –, Alice Palazzi – attrice e coordinatrice di progetti –, Maddalena Parise – ideatrice di progetti e artista visiva. Collabora stabilmente con lacasadargilla Alessandro Ferroni, disegnatore del suono e documentarista.  lacasadargilla realizza spettacoli, istallazioni, radiodrammi, progetti speciali, attività di formazione. Dal 2009 porta avanti il progetto giovani Granai. È prodotta da istituzioni nazionali e internazionali. Fra le scritture originali: La casa d’argilla (2006-08); Il Libro delle Domande (2007); Foto di gruppo in un interno (2009); fra i lavori da testi teatrali e romanzi: Jakob von Gunten (2011-12); Katzelmacher (2009) Lear di Edward Bond (2015-17); fra i progetti speciali: Ascesa e rovina della città di Mahagonny (2008-09); Art youlost? 1000 persone per un’opera d’arte (2012-14); Linee di Confine (2015-17); IF /Invasioni (dal) Futuro (Estate Romana 2014-16; 2017-19). Il progetto teatrale-multimediale Les Adieux! Parole salvate dalle fiamme (Romaeuropa Festival 2017) e nel giugno 2018 Game di Brad Birch (Harold Pinter Price) ha debuttato in prima mondiale presso ilTa’ QaliStadium di Malta (produzione Teatru Malta-Unifaun Theatre).