In occasione della presentazione del suo nuovo romanzo
Brick for stone (ed. Sellerio),
l’autore Alessandro Barbero dialoga con Matteo Bordone
È l’anno fatidico 2001. A New York, Harvey Sonnenfeld, agente della CIA messo in disparte ma con una certa libertà d’azione, decide di scovare le tracce di una minaccia evanescente legata ad un possibile attentato terroristico. Per farlo, recluta un gruppetto di persone strane e di talento, ognuno all’oscuro dell’altro. Tra questi personaggi, troviamo l’ingegnere russo Grisunja, l’ex prodigio degli scacchi Bobby Fischer, il professor Walter Koselleck e il giovane Francy Flores, direttore di un ristorante al 102° piano della Torre Nord del World Trade Center. Una scritta su un vagone della metropolitana accende un campanello nella testa di Harvey “Hit the towers”. È scritto male ma il messaggio è chiaro quanto inquietante: «Colpisci le torri».
Un racconto coinvolgente, pervaso dall’ironia di chi, come Barbero, sa guardare alla storia con disincanto e in cui si gode della libertà che solo la grande letteratura può offrire.
Franco Cardini - Il Sole 24 Ore