In occasione della presentazione del suo ultimo libro
L’orrore e la bellezza (AnimaMundi Edizioni)
l’autore Davide Cerullo dialoga con Domenico Iannacone
L’orrore e la bellezza è il titolo che lo scrittore ha voluto dare al suo ultimo libro, storia della sua vita e del paese in cui è nato e cresciuto: Scampia. L’orrore è quello conosciuto dalla nascita, in un ambiente violento e degradato che l’ha tragicamente condizionato, costringendolo a scelte sbagliate, allo spaccio e poi al carcere. La bellezza è stata determinata dalla sua rinascita esistenziale e culturale, ostinatamente perseguita, fino al raggiungimento del ruolo oggi riconosciutogli di scrittore, educatore, fotografo.
Davide Cerullo, scrittore, educatore e fotografo, nasce a Scampia nel 1974. Dopo aver trascorso la sua giovane età nella delinquenza, decide di cambiare vita e di dedicarsi all’arte e all’educazione. È autore di diversi libri, pubblicati in Italia e in Francia. A Scampia ha creato L’Albero delle Storie, un’associazione volta a progetti educativi. Ha scritto, insieme ad Alessandro Pronzato, il romanzo Ali bruciate. I bambini di Scampia (Edizioni Paoline, 2009). La sua esperienza in carcere è raccolta nel libro Parole evase (Edizioni Gruppo AEPER, 2013). Ha pubblicato la favola La ciurma dei bambini e la sfida al pirata Ozi (Dante e Descartes, 2013), Poesia cruda. Gli irrecuperabili non esistono (Marotta&Cafiero, 2017), il libro fotografico Visages de Scampia: les justes de Gomorra, in collaborazione con Erri De Luca, Christian Bobin e Ernest Pignon-Ernest (Editions Gallimard, 2018 – di prossima pubblicazione in Italia con AnimaMundi), Fiori d’asfalto (Società Editrice Fiorentina, 2019).