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Incontro con Francesco Rutelli

Uscire dalle trappole del clima

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Incontro con Francesco Rutelli

Uscire dalle trappole del clima

Un saggio che analizza la "rivoluzione green" allo scopo di costruire un attivismo più lungimirante e coinvolgente.

Se si vuole che il secolo verde – iniziato nel 1970 con il primo Earth Day e destinato a concludersi cento anni dopo, quando l’India dovrebbe azzerare le proprie emissioni di anidride carbonica – non si tramuti in un secolo grigio, o addirittura nero, è necessario agire subito.

Con il ritorno della guerra nel cuore dell’Europa e l’apertura di nuove contrapposizioni geopolitiche la transizione ecologica è ancora più complicata. Intanto gli effetti dei cambiamenti climatici si manifestano in modo sempre più evidente: siccità prolungate, scioglimento dei ghiacci, migrazioni, eventi estremi sempre più frequenti, carenze produttive e aumenti dei prezzi dell’energia e dei prodotti agricoli, con crescita delle povertà.

Eppure, mai come oggi, ci sono strumenti tanto potenti ed efficaci per invertire la rotta, a patto che il consenso delle opinioni pubbliche si unisca alla volontà politica dei governanti, specialmente quando le scelte da compiere si mostrano impopolari. Perché ciò accada, scrive Francesco Rutelli, «dobbiamo porci un grande obiettivo: approfittare della necessità di una rivoluzione green per realizzare la più ambiziosa e articolata politica occupazionale dell’età contemporanea, approdando alla creazione di nuovi e buoni posti di lavoro “verdi”».

Infatti, gli enormi passi avanti della ricerca, sostenuti dalla vivida sensibilità ai temi ecologici delle nuove generazioni, possono imprimere una svolta decisiva verso un rinnovamento che è ancora possibile.

Francesco Rutelli, fino al 2013 ha svolto funzioni politiche e istituzionali (deputato, eurodeputato, senatore; vicepresidente del Consiglio e ministro della Cultura). È stato il primo sindaco di Roma eletto dai cittadini (1993-2001) per i Verdi, e il più votato. Tra i suoi libri: Tutte le strade partono da Roma (2020), Roma, Camminando (2022). Oggi è presidente dell’Anica, che rappresenta le industrie del cinema, audiovisivo e digitale. Coordina associazioni e iniziative di volontariato per l’ambiente, il patrimonio culturale e la formazione di giovani, e iniziative private come ESGR per la sostenibilità. Presiede l’Anica Academy e l’Institute of European Democrats (Bruxelles); ha creato il Festival Videocittà; guida il Soft Power Club.