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Incontro con Luca Scarlini

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Incontro con Luca Scarlini

Un viaggio dentro le correnti sommerse del pensiero libero, una commovente storia di formazione e di ribellione, che dischiude i nostri occhi all’invisibile verità della magia.

Un babbo adepto del più ortodosso machismo comunista; una madre anticonformista, femminista, felicemente aperta al mondo queer; un bimbo curioso: e poi le streghe, che, come tutti sanno, non esistono…

È il 1975 e Luca ha nove anni. È un bambino curioso, affascinato da tutto ciò che sta dall’altra parte del cielo rispetto al mondo di suo padre, ex partigiano e ferreo comunista, fatto di comizi, feste dell’Unità, corsi di russo. Il conflitto tra i due è inevitabile ma tra padre e figlio si erge la mamma che introduce il piccolo Luca al suo mondo di amiche femministe, gay e drag queen cultrici della “pericolosa” cultura angloamericana.

La ribellione del protagonista alla prepotenza ideologica ed esistenziale paterna è tanto coraggiosa quanto vana: sono tempi in cui i padri hanno sempre l’ultima parola e il piccolo Luca non fa ricevere punizioni e sganassoni. Ma al termine di un anno cruciale, vissuto tra Sesto Fiorentino, il drammatico ricovero in un ospedale svizzero e la prospettiva di un viaggio di partito in Crimea, Luca troverà la chiave per sovvertire il claustrofobico sistema paterno: in una Toscana dove gli antenati etruschi e i culti isiaci hanno lasciato tracce profonde, qui viene iniziato alla magia, misteriosa espressione della dionisiaca presenza femminile nell’universo.

Avrai accesso a una sapienza che è negata ai maschi… La foresta è femmina e rimane il luogo dello spavento” gli dice Graziosa, che forse è una eccentrica vecchina o forse una strega. E per lui diventa chiaro che “Bosco una volta, bosco per sempre: quella era la mia sola casa”.

Luca Scarlini è nato a Firenze nel 1966, si occupa di drammaturgia contemporanea e di letteratura comparata. Saggista e storyteller, insegna allo IED di Firenze, alla Scuola Holden di Torino, all’Università Ca’ Foscari di Venezia e in altre istituzioni italiane e straniere. Voce storica di Radio 3, scrive regolarmente su «Alias», sulla rivista «Il giornale dell’arte» e su «L’indice» come recensore di libri di teatro e spettacolo; collabora inoltre con istituzioni teatrali italiane, tra cui la Biennale di Venezia e, all’estero, con il progetto Connections del National Theatre di Londra e con il Festival Lift; con il Teatro Stabile di Parma, il Festival della Letteratura di Mantova, TTV – Videoteatro di Riccione, The British Council e il Teatro Regio di Torino.
Tra i suoi libri: Bianco tenebra. Giacomo Serpotta, il giorno e la notte (Sellerio 2017), Ziggy Stardust. La vera natura dei sogni (ADD 2016), Ermafroditi. Chimere e prodigi del corpo tra storia, cultura e mito (Carocci 2015), Memorie di un’opera d’arte. La marchesa Casati (Skira 2014), Le opere e i giorni. Angelo Maria Bandini collezionista e studioso (Polistampa 2013), La musa inquietante (2001), Equivoci e miraggi (2003), D’Annunzio a Little Italy (2008), Lustrini per il regno dei cieli (2008) e Teatri d’amore (Nottetempo 2018).
Ha tradotto L’età dell’oro di Gore Vidal (Fazi, 2001).