con installazione realizzata da Fabio Carturan
Una risposta senza domanda non è una risposta: è una dichiarazione, un’asserzione. Forse una minaccia. Questo incontro è un’opportunità per farsi delle domande, per farci delle domande e provare a rispondere insieme. Solo facendoci una domanda possiamo riuscire a percorrere un nuovo terreno di conoscenza e arrivare persino a scoprire perché ci siamo posti quella domanda.
Con quali strumenti?
Rivolgendoci al presente ma con gli occhi del passato. Valutare il passato, provare a comprenderlo, è il miglior mezzo per scandagliare cosa ha portato a certe reazioni, quali cause, quali avvenimenti, quali pensieri, o ideologie hanno inanellato una serie di eventi per arrivare fino all’oggi, a questo momento che insistiamo a chiamare democrazia. La storia non si ripete ma può insegnare.
Quanto conta la memoria, dunque?
L’ermeneutica insegna che i profeti di Israele non hanno mai predetto il futuro ma hanno soltanto spiegato il passato e le conseguenze di quel passato. Non bisogna fare gli indovini, non si deve certo avere la certezza in tasca: è il dubbio che crea la domanda e la ricerca in profondità dei perché e dei come.
Haim Baharier
Nato a Parigi nel 1947, Haim Baharier vive a Milano dal 1973. Allievo di Emmanuel Levinas e Léon Askenazi, è tra i massimi interpreti biblici contemporanei. Autore di libri sul pensiero ebraico, ha condotto lezioni rimaste nella memoria del pubblico milanese, in luoghi simbolo della cultura cittadina.