Presentazione della raccolta di poesie
Luminoso, Incidente (ed. Homo Scrivens)
di Davide del Grosso
a cura de Il Collettivo della Solitudine
voci Eleonora Iregna, Francesco Errico, Davide del Grosso
suono Lemmo
La vita è bellissima e terribile, dice il poeta, e non mette l’accento apposta perché non vuole rischiare di perdere uno dei due aggettivi per la via. E così in ogni pagina di questo libro ti capiterà di cadere nella bellezza, di rialzarti, di rotolare dietro la penna che precipita per poi salire in alto, lontani dalle cose note, poiché le sue parole avranno il compito di svelarla, la vita, di romperla in piccolissimi pezzi. E ci aiuterà a cercare in essi la “radice della gioia”, che c’è, potete crederci: c’è.
Dalla prefazione di Luca Chieregato
Davide del Grosso, drammaturgo, formatore e regista teatrale, nasce a Napoli nel 1988. Cura dall’età di sedici anni il blog di poesia Il prenditore nella segale e possiede quarantuno quadernini di versi, che reputa la cosa più preziosa che custodisce in casa.
Il Collettivo della Solitudine è una creatura nata durante il primo lockdown, un gruppo di teatro indipendente che sperimenta l’interazione tra parola poetica e quotidiana, tra dato di fatto ed evento interiore, attraverso la creazione di confine tra il performativo e il non performativo.