In occasione della ripubblicazione del romanzo
Il giovane normale
di Umberto Simonetta (Baldini+Castoldi, 2022), secondo libro della Trilogia della Gioventù Milanese
intervengono
Michele Sancisi, giornalista e biografo
Luca Simonetta Sandri, che leggerà alcuni brani del libro
Giordano Sangalli, un «giovane normale» e squattrinato, parte da Milano in autostop per raggiungere Venezia, dove con un amico proseguirà poi per l’Austria. Viene caricato da un bizzarro trio di americani: una coppia «aperta», l’attempato Sid e la giovane e bella moglie Daiana, con il debole per gli «sbarbati», e l’omosessuale Nelson. Questi sono diretti in Grecia, per poi tornare in Italia.
Giordano, desideroso di fare nuove esperienze, e notando, soprattutto, il debole che Daiana pare avere per lui, si unisce a loro. Non diventando altro che il loro oggetto di svago.
Le avventure, il mito del viaggio come sogno di libertà – mezzo ingannevole per affrancarsi dalle responsabilità quotidiane – e l’infrangersi delle illusioni di un figlio della piccola borghesia urbana del boom economico.
Umberto Simonetta (1926-1998) è nato a Milano e ha studiato in Svizzera. Scrittore, giornalista, autore teatrale, radiofonico e televisivo. Tra i suoi romanzi Tirar mattina (ripubblicato da Baldini+Castoldi nel 2018), Virgo, Il giovane normale, I viaggiatori della sera (dagli ultimi due saranno tratti nel 1969 e nel 1979 gli omonimi film di Dino Risi e Ugo Tognazzi). Ha collaborato per anni con Giorgio Gaber, per il quale scrive testi di canzoni indimenticabili come Trani a gogò, La ballata del Cerutti e Il Riccardo. Scrive anche pièce teatrali di successo: Sta per venire la rivoluzione e non ho niente da mettermi, in cui prende in giro il Sessantotto, Mi voleva Strehler (con Maurizio Micheli), spettacolo cult dal 1978 con oltre mille repliche all’attivo, Ne ho mangiata troppa (con Luca Sandri). Tra gli anni Sessanta e Novanta ha firmato decine di testi radiofonici e televisivi (tra cui Giandomenico Fracchia per Paolo Villaggio e Onda libera per Roberto Benigni). Ha scritto articoli di costume per periodici e quotidiani ed è stato critico cinematografico e teatrale.