Cartellone / Teatro

Settimo senso

Moana Pozzi

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Settimo senso

Moana Pozzi

La donna in scena, strizzata in un tulle rosso, non è una qualunque, ma la più enigmatica diva del porno, Moana Pozzi.

Uno spettacolo contro la pornografia dei nostri giorni.

Un monologo spiazzante che mette in scena il concetto di verità al di là delle apparenze, al di là di bugie, manipolazioni e distorsioni della realtà di cui si nutre l’immaginario collettivo. Dalle parole di Moana, una riflessione attorno all’utilizzo dei termini “pornografia” e “osceno”:

Per me la vera pornografia è lasciar morire le migranti sui barconi alla deriva, i bambini affamati in Africa o sotto le bombe in Siria. Osceno è il capitalismo immorale.
Moana Pozzi
Un monologo sospeso tra realtà e leggenda, tra eleganza formale e impudicizia. Attraverso le parole di Moana Pozzi, tocchiamo quelli che sono i più profondi, ancestrali e arditi sensi che muovono il potere e la violenza dell’essere umano. Axen-Moana è imprendibile in una gabbia di teli e di luci. Ti costringe a non staccarle gli occhi di dosso. O forse è lei a guardare gli spettatori nella loro gabbia di moralismi e pregiudizi. Qui la potenza del testo di Ruggero Cappuccio.
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