Festival culturale di VIDAS, seconda edizione
in collaborazione con The Why Way e Teatro Franco Parenti
con il Patrocinio di Regione Lombardia, Città metropolitana di Milano, Comune di Milano, Federazione Cure Palliative
media partner Domani e Radio Popolare
Due giorni di dialoghi, riflessioni, laboratori, performance, intorno all’idea forte dell’INCONTRO, inteso nelle sue molteplici sfumature. Incontro che è alla base della relazione di cura tra gli operatori VIDAS e le persone con malattie inguaribili assistite ogni giorno.
Tema di questa edizione è viveremorire come ciclicità di due elementi legati indissolubilmente e fondamento del nostro esistere come individui e comunità. Riscoprire la finitudine come orizzonte e risorsa, cambiare il punto di vista, accogliere la fragilità, riconoscere la bellezza del darsi tempo, lasciare andare qualche certezza.
dalle h 9.00 alle 13:00 | Café Rouge
Laboratori
Il diritto di scegliere. Essere consapevoli, essere liberi
in collaborazione con La Fabbrica
La giornata si apre con due laboratori dedicati agli studenti delle scuole secondarie superiori. Attraverso la metodologia del debate, i ragazzi potranno scoprire i contenuti della legge 219 sulle Disposizioni Anticipate di Trattamento e, in particolare, sul biotestamento come possibilità di estendere il nostro diritto rispetto alla scelta in tema di salute e cura. Educare i cittadini di domani alla libertà e autodeterminazione.
Laboratori riservati alle scuole
dalle h 11.00 alle 13.00 | Sala Appartamento
Laboratori
Pensieri in bottiglia
con Francesca Brandolini, psicologa e psicoterapeuta VIDAS,
Marta Scrignaro, pedagogista VIDAS
Uno spazio narrativo in cui ascoltarsi intimamente e raccontarsi anche in gruppo attraverso molteplici canali espressivi – poetici, corporei e grafici – proposti come gesti di cura in grado di accogliere, abbracciare e far rifiorire le perdite che abitano i nostri cuori. Un percorso che richiede un abbigliamento comodo e una giusta dose di leggerezza.
Ingresso gratuito con prenotazione QUI >
dalle h 11.30 alle 13.00 | Sala Treno Blu
Laboratori
Cosa ci dicono i sogni?
con Franca Fubini, psicoterapeuta e presidente di Social Dreaming International Network
Il social dreaming è una metodologia che utilizza il contenuto dei sogni per generare nuovi pensieri e comprendere stati d’animo. Durante il workshop, ciascuno, nel ruolo di sognatore, è invitato a esplorare i sogni che verranno raccontati attraverso associazioni libere, ricordi, immagini, metafore. Il workshop si articola in due incontri, il 21 e 22 Ottobre. Sarà possibile partecipare a entrambi gli incontri oppure solo a una delle due giornate.
Ingresso gratuito con prenotazione QUI >
dalle h 11.30 alle 13.00 | Foyer
Convivio
In-stabilitas
con Salvatore Natoli, filosofo,
Andrea Loreni, funambolo
conduce Valeria Cantoni Mamiani, formatrice e fondatrice di The Why Way
Prendere il caffè chiacchierando con il filosofo Salvatore Natoli e con Andrea Loreni, unico funambolo italiano specializzato in traversate a grandi altezze. Un dialogo per e con il pubblico sul filo della perdita delle certezze, fisiche, affettive, psicologiche, lungo le varie età della vita. Mettere in crisi le nostre ambizioni di sicurezza e esplorare la radice delle nostre paure verso tutto ciò che è mutevole e così profondamente umano. Per accogliere il cambiamento e la precarietà che ne deriva, ricercare l’equilibrio nella nostra in-stabilità.
Saranno offerti caffè e una dolce colazione
Ingresso gratuito con prenotazione QUI >
dalle h 14.30 – per tutto il pomeriggio | Sala Treno Blu
Video installazione
Rituale numero uno
di Angelo Vignali, artista visivo
Rituale numero uno registra il lancio ripetuto di una camicia bianca appartenuta al padre dell’artista. Attraverso l’azione performativa, la camicia sembra prendere vita, sospesa, gonfiata e animata dal movimento, per poi ricadere immediatamente immobile. Nonostante lo sforzo dell’artista, l’oggetto giace morto e inanimato sul pavimento dello studio. Questa lotta impossibile contro la forza di gravità porta alla luce le tensioni tra ciò che non c’è più e ciò che rimane, assumendo la forma di una vestigia intrisa di desiderio.
Ingresso libero, non è necessario registrarsi
dalle h 14.30 alle 15.30 | Café Rouge
Dialoghi
Il tempo paziente
con Gabriella Caramore, autrice e saggista,
Paolo Milone, psichiatra e autore
modera Veronica Notarbartolo, presidente Fondazione Marzotto, comitato scientifico VIDAS
Il nostro tempo ha come misura la fretta, l’urgenza, l’incapacità di sostare, di mettere dimora presso le cose. La pazienza sembra inattuale eppure così necessaria.
Occorre però uscire dal pregiudizio che la considera un atteggiamento remissivo, rinunciatario, debole, malinconico. ‘Pazienza’ deriva dal greco ‘pathos’, che è alla base sia del patimento sia della passione (anche amorosa). È attenzione vigile al patire di chi soffre ed esercizio che nutre la passione tenace per tutto ciò che è vita.
Ingresso gratuito con prenotazione QUI >
dalle h 15.00 alle 16.00 | foyer
Dialoghi
Guardare la terra dalla luna
con Umberto Guidoni, astronauta,
Ilaria Gaspari, filosofa e scrittrice
Osservarci dallo spazio, da una distanza che mette tutto in prospettiva – guardare noi stessi, il mondo in cui viviamo – può mutare la percezione dell’esistenza stessa? Le sue dimensioni, il nostro ruolo nel mondo, la piccolezza di ogni nostro agire e patire. Un viaggio al di là dei confini terrestri, dove la prospettiva cambia, con gli occhi di un uomo che ha danzato con le stelle, e di una filosofa che alza lo sguardo per ampliare la visione, per passare dall’ ‘io’ al ‘noi’ e dal noi al cosmo.
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dalle h 16.00 alle 17.00 | Café Rouge
Dialoghi
Raccontare l’indicibile. Vivere e morire sui fronti dell’emergenza
con Annalisa Camilli, giornalista di Internazionale,
Franco Pagetti, fotoreporter
modera Giangiacomo Schiavi, editorialista Corriere della Sera, comitato scientifico VIDAS
Due reporter che attraversano contesti di emergenza raccontano, con parole e immagini, l’inenarrabile a cui spesso siamo assuefatti. Vita e morte, resilienza e fragilità, si alternano negli scenari di guerra e nell’emergenza umanitaria. Recuperare la nostra umanità come antidoto all’acquiescenza o, peggio, all’indifferenza.
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dalle h 17.00 alle 18.00 | Foyer
Lezioni magistrali
Lasciare che le cose accadano. L’intelligenza organica
con Stefano Mancuso, botanico e saggista
disegno live di Michele Tranquillini
La natura vegetale è maestra nell’insegnarci la circolarità dell’esistenza. Il vivere e il morire sono compresenti nel passaggio delle stagioni, dove ogni foglia che cade nutre il germoglio che rifiorirà a primavera. Uno scienziato dallo sguardo poetico, ci aiuterà a vedere il mondo delle piante con occhi nuovi e il loro sapere organico grazie al quale prosperano, comunicano, muoiono e rinascono, in un ritmo che non ha bisogno di controllo. Semplicemente accade. E ogni volta è un’epifania. Una prospettiva rivoluzionaria sul pianeta e sull’umanità che lo abita in una nuova relazione che ci fa essere coabitanti e non occupanti.
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dalle h 18.30 alle 19.30 | Café Rouge
Lezioni magistrali
Immortali
con Leonardo Caffo, filosofo e scrittore
musiche di Manuel Buda
Non percepirsi mortali significa essere immortali? E gli animali sono davvero incoscienti di questo limite? Cosa significa vivere la morte solo nel presente e non come possibilità dell’esistenza? Leonardo Caffo costruisce una riflessione filosofica sulla coscienza come fondamento della nostra mortalità.
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h 20.30 | Bagni Misteriosi
Performance
La Festa dei Vivi (che riflettono sulla morte)
performance site specific del collettivo Lu Cafausu
con Emilio Fantin, Luigi Negro, Giancarlo Norese, Cesare Pietroiusti e Luigi Presicce
musiche di Canedicoda
La Festa dei Vivi (che riflettono sulla morte) è un progetto artistico collettivo di “Lu Cafausu” che propone di elaborare il pensiero della morte come trasformazione, soglia, necessario orizzonte di senso. Esplora la consapevolezza della finitudine come effetto della vita stessa, da spazio a un mistero affermando e valorizzando il reale, proietta il nostro vivere e morire oltre la sfera del finito e dell’individuale, costruisce un canale sensibile tra i vivi e i morti.
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dalle h 11.00 alle 13.00 | Sala Appartamento e Sala Tre
Laboratori
Stavo pensando. Laboratorio creativo per bambini 6-11 anni accompagnati dai genitori
condotto da Stefania Casiraghi e Michele Luchetti, pedagogisti e attori
Giocando tutti insieme, i bambini potranno sperimentare, in libertà, il movimento del corpo. Ispirati liberamente dall’albo illustrato Stavo pensando (scritto da Sandol Stoddard e illustrato da Ivan Chermayeff, Topipittori 2018), saranno accompagnati in un viaggio esperienziale dove narrazione e immaginazione permetteranno di sospendere il tempo, dilatare lo spazio, far posto a sogni e emozioni.
Ti ascolto
Incontro per genitori, educatori e insegnanti
condotto da Anna Spiniella, pedagogista VIDAS
Spazio di condivisione con i genitori dei bambini presenti al laboratorio e tutti gli adulti che desiderano partecipare alla riflessione sulle domande dei bambini e gli spazi dell’immaginazione a cui aprono. Si parlerà di emozioni, relazioni tra adulti e bambini, perdita.
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Dalle h 11.00 alle 12.00 | Foyer
Dialoghi
Silenzio
con Enzo Bianchi, fondatore Comunità di Bose,
Chiara Gamberale, scrittrice e autrice
modera Ferruccio de Bortoli, giornalista e presidente VIDAS
Nei silenzi appaiono le domande – le più profonde, vertigini che hanno il potere di farci incontrare con noi stessi. Ma silenzio è anche quello dell’incomprensione, quello che ferisce. Le sensibilità di un uomo di fede e di una scrittrice che ama conoscersi e conoscere gli altri si incontrano sulla soglia nella quale le parole lasciano spazio a un altro linguaggio, quello della profondità, dell’amore, della presenza all’altro. È dal silenzio che può nascere la parola acuta e penetrante, luminosa e capace di consolare, utile a comprendersi.
Ingresso gratuito con prenotazione QUI >
dalle h 11.30 alle 13.00 | Sala Treno Blu
Laboratori
Cosa ci dicono i sogni?
con Franca Fubini, psicoterapeuta e presidente di Social Dreaming International Network
Il social dreaming è una metodologia che utilizza il contenuto dei sogni per generare nuovi pensieri e comprendere stati d’animo. Durante il workshop, ciascuno, nel ruolo di sognatore, è invitato a esplorare i sogni che verranno raccontati attraverso associazioni libere, ricordi, immagini, metafore. Il workshop si articola in due incontri, il 21 e 22 Ottobre. Sarà possibile partecipare a entrambi gli incontri oppure solo a una delle due giornate.
Ingresso gratuito con prenotazione QUI >
dalle h 12.00 alle 13.00 | Foyer
Dialoghi
Umano e non umano. Convivere con una nuova forma di intelligenza
con Nello Cristianini, professore di Intelligenza Artificiale, Università di Bath,
Ferruccio de Bortoli, giornalista e presidente VIDAS
Viviamo uno scenario mutevole in cui la domanda sul rapporto tra umano e digitale apre a questioni etiche importanti, da indagare e non semplicemente demonizzare. Un fisico esperto di Intelligenza Artificiale esplorerà il perimetro di una convivenza possibile con le nuove macchine computazionali, diventate “intelligenti senza pensare in modo umano”.
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dalle h 12.00 alle 13.00 | Sala A
Dialoghi
Corpo mio, (im)perfetta bellezza
con Daniele Cassioli, atleta paralimpico,
Giada Lonati, medico palliativista e direttrice sociosanitaria VIDAS,
Aureliano Stingi, ricercatore in cancer biology e divulgatore
La società ci richiede livelli sempre più alti di prestazione: sul piano estetico, sociale, professionale. Siamo bombardati dalla rappresentazione del corpo come macchina perfetta che non ammette debolezza e imperfezioni. Ma è proprio dalla vulnerabilità che nasce la capacità di ascolto, empatia e spinta a superare i nostri limiti.
Ingresso gratuito con prenotazione QUI >
dalle h 13.00 | Café Rouge
Convivio
Il cibo che nutre, il cibo che siamo
con Marco Aime, antropologo
Il cibo è senza dubbio il carburante necessario al nostro corpo per funzionare, ma se fosse solo così, come mai non mangiamo tutto ciò che è commestibile? Un cibo deve essere buono da pensare, oltre che da mangiare. Deve soddisfare il nostro appetito fisico ma anche quello simbolico. Abbiamo caricato il cibo di valori morali, etici, religiosi, conviviali. Pranziamo insieme, sediamoci a tavola accompagnati dall’antropologo Marco Aime all’insegna di un rito laico che celebra il nostro essere mangiatori culturali.
Il pranzo ha un costo fisso di 25€ da saldare presso il ristorante del Teatro.
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