Archivio / Teatro

Amen

Un coro di giovani attori e attrici dà vita al mondo immaginifico del primo testo teatrale di Massimo Recalcati. L’unicità del pensiero dell’autore si scompone nella molteplicità dei corpi e delle voci.

Giovani ventenni si interrogano sulla loro posizione di figli nel presente. Esplorano dubbi, riflessioni e paure sul proprio futuro e immersi in un limbo, si confrontano con le posizioni di tre figure emblematiche: il Figlio, legato alla leggenda di una nascita prematura che racchiude al tempo stesso il mistero della fine e l’energia dell’inizio; il Soldato, simbolo di resilienza e lotta contro le avversità; e infine la Madre, figura archetipica di cura e resistenza, che aspetta, protegge e salva con le sue mani il figlio.

Nel cuore del testo emerge una riflessione profonda sul senso della vita e della morte, che si trasforma in un inno alla vita stessa.

“Siamo soli. Non ci sono più padri. Solo figli. Non ci sono più nemmeno le madri.”

“Resta solo da dire «Sì!» Un altro «Sì!» Ancora una volta. Resta solo di alzarsi.”

– Massimo Recalcati, Amen