BBAGNI MISTERIOSI: domenica 15 e lunedì 16 Giugno chiusura straordinaria. Balneazione e aperitivo sospesi.

BAGNI MISTERIOSI: domenica 15 e lunedì 16 Giugno chiusura straordinaria.

Archivio / Incontri e Libri

Incontro con Massimo Terni

Amici e nemici. A loro devo quello che sono

Archivio / Incontri e Libri

Incontro con Massimo Terni

Amici e nemici. A loro devo quello che sono

Un elogio dell’amicizia. Un intreccio di vicende avventurose in cui sfilano personaggi sconosciuti e conosciuti, da Leonor Fini e Salvador Dalì a Ottiero Ottieri e Alain Touraine.

L’amicizia, come suggerisce Alexis de Tocqueville, è un elemento fondante della società e della politica stessa. In ogni sistema politico, che sia democratico o dittatoriale, la filìa – intesa in greco come un legame autentico e disinteressato – rappresenta il collante essenziale che consente agli individui di cooperare e vivere insieme. Senza di essa, la politica, che richiede fiducia, alleanze e comprensione reciproca, non potrebbe esistere. Un sentimento profondamente radicato nella natura umana, tanto da poter essere considerato un tratto antropologico distintivo che ha permesso nel tempo la costruzione di ogni forma di società.

Tramite una narrazione personale e avventurosa, il professor Massimo Terni esplora l’importanza dell’amicizia attraverso le sue esperienze, raccontando incontri con personaggi come Leonor Fini, Salvador Dalì, Ottiero Ottieri e Alain Touraine, e riflettendo su come, nel bene e nel male, le amicizie ci plasmino profondamente. Perché, se la famiglia è lo spazio coatto della produzione e riproduzione, l’amicizia è la possibilità di una libera scelta: ciascuno ha la grande opportunità di vivere con gli amici che ama. E lo stesso dovrebbe accadere nello “stare insieme” della politica, luogo di elezione e non di necessità.

Massimo Terni, figlio di madre cinese e padre italiano, è cresciuto tra Shanghai, Londra e Milano, assorbendo influenze culturali diverse. Nonostante queste origini cosmopolite, la sua formazione scolastica e accademica è avvenuta interamente in Italia, dove si è laureato in lettere sotto la guida dello storico Marino Berengo e del geografo Lucio Gambi. Ha poi insegnato Storia delle dottrine politiche nelle università di Trieste, Milano e Napoli.
L’opera di Terni si è sviluppata inizialmente nell’ambito della storiografia, con la pubblicazione di Il mito della Rivoluzione francese (1981), seguita da un interesse per le intersezioni tra vita privata e pubblica, esplorate nelle lettere di Tocqueville in L’amicizia e la democrazia (1987). Con La pianta della sovranità (1995), Terni ha iniziato a intrecciare lo studio storico con i modelli della filosofia politica, in particolare analizzando il rapporto tra teologia e politica, tema che ha poi approfondito in Una mappa dello Stato (2003). I suoi lavori successivi hanno cercato di ripensare il concetto di “politico” alla luce della crisi dello Stato-nazione e dell’egemonia del mercato globale.
Accanto alla sua carriera accademica, Terni ha esplorato anche la propria storia familiare nei suoi romanzi. La sua vicenda personale è strettamente intrecciata con quella del Novecento: il padre, un avvocato a Londra dopo aver lavorato per l’intelligence giapponese a Shanghai, finisce in miseria e alcolismo, mentre la madre, dotata di una bellezza straordinaria, diventa una figura di spicco nei salons littéraires tra Milano e Parigi. Questa storia di fasti e sventure, insieme alla sua infanzia vissuta tra lingue e culture diverse, ha segnato profondamente Terni: in lui convivono il pragmatismo confuciano degli antenati e l’illuminismo della ragione filosofica occidentale.