© Luca Deravignone
Cartellone / Teatro

Kohlhaas

© Luca Deravignone
Archivio / Teatro

Kohlhaas

© Luca Deravignone
© Luca Deravignone
© Luca Deravignone

Nato trent'anni fa e divenuto cavallo di battaglia di Baliani, maestro del teatro di narrazione, questo spettacolo conta più di 1100 repliche.

Allevatore di cavalli vissuto nella Germania del ‘500, Michael Kohlhaas finisce per cadere vittima della prepotenza di nobili e fato. Dopo una lunga serie di peripezie viene privato degli averi e di sua moglie. Per ottenere giustizia diventa egli stesso giustiziere, ma Kohlhaas non è uomo nato per la vendetta o il sangue e, dopo aver vinto numerose battaglie, riscopre – grazie a un eremita – la bontà che ancora palpita nel suo cuore. La spirale di violenza generata dal sopruso subito dal protagonista offre lo spunto per una riflessione sulle reazioni dell’individuo all’ingiustizia.

Solo in scena, seduto su una sedia, Marco Baliani incanta un pubblico di ogni età.

– Rai Cultura


Baliani e il suo spettacolo eterno hanno raccolto scroscianti applausi, segno evidente che Kohlhaas è ancora in grado di suscitare emozioni nel pubblico. Immenso sul palco, con la sola sedia, dà vita a una storia dalle mille sfaccettature e personaggi con voce, suoni e volti ogni volta distinti.

– osservatoriooggi.it


Una lettura calda e garbata, un uomo al centro del palco che con la sola forza della voce riesce a raccontare con disarmante bravura una storia troppo complessa e per nulla banale, eppure incredibilmente lineare.

– velletrilife.it