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Perfetta

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Perfetta

Sul palco il talento esplosivo della brillante e ironica Geppi Cucciari in un monologo teatrale scritto da Mattia Torre, drammaturgo e sceneggiatore tra i più influenti della scena italiana (scomparso nel 2019).

Con le musiche originali di Paolo Fresu, il coinvolgente one-woman-show racconta un mese della vita di una donna attraverso le quattro fasi del ciclo femminile, aspetto naturale dell’esistenza, spesso percepito come un argomento tabù. Geppi Cucciari spazia dalla satira, alla commedia fino ai toni più malinconici di una realtà che riesce a far sorridere, ma non risparmia, al contempo, un’amara riflessione sul presente.

Una radiografia sociale, emotiva e fisica, di ventotto comici e disperati giorni della sua vita. Una performance nella quale tutte possono riconoscere le proprie emozioni e fragilità e che, nella forma di un diario intimo, invita lo spettatore a una presa di coscienza riguardo un tema delicato dell’universo femminile e rende omaggio alla scrittura di un autore che ha saputo decifrarlo con semplicità e ironia.

Un lavoro che sorprende per svariati elementi, dal talento dell’interprete, alla qualità della scrittura, dal contenuto così originale e delicato, concepito e redatto da un uomo, allo stile di interpretazione, asciutto, essenziale, al costume e alla scenografia, rispettivamente severo e inesistente.

– Maura Sesia, repubblica.it


Un testo esilarante e sagace, con sprazzi poetici e spunti satirici e dove non mancano riflessioni profonde, che la Cucciari recita con una verve davvero “perfetta”, rendendo irresistibile l’umorismo pungente a tratti cinico del monologo, ma valorizzandone anche i brani più delicati, dove il tagliente sarcasmo lascia spazio a un lirismo più dolce ma mai dolciastro.

– Sergio Palumbo, culturaspettacolo.it

Mattia Torre,  tra gli sceneggiatori italiani più brillanti della sua generazione. Una lunga gavetta nel mondo del teatro romano. Il più grande successo con la serie TV Boris, diventata un cult. Dopo La linea verticale con Valerio Mastandrea e la trilogia teatrale Migliore, 4 5 6 e Qui e ora ha vinto un David di Donatello postumo per il film Figli. Con Perfetta, suo ultimo testo teatrale, affronta con umorismo e profondità il tema del ciclo femminile, un tabù di cui gli uomini sanno pochissimo e di cui persino molte donne non sono così consapevoli.