Rassegna Stampa

Avvenire – Filippo Timi si confessa al Parenti

24 Luglio 2025

Un sasso innamorato, l’inutile candelina senza picciolo, la vita breve di una pulce d’acqua, la bellezza triste di Marylin Monroe, il «cemento ruvido» del rapporto tra i propri genitori, una madre dalle caviglie secche e dallo «sguardo galera». Ma, soprattutto, un infinito desiderio di essere amati e la voglia, espressa per gioco e come una provocazione, di vincere il prossimo Festival di Sanremo. Sono i temi dei tredici monologhi e di altrettante canzoni inedite che Filippo Timi, accompagnato in stile piano-bar dal musicista Loreno Minozzi, propone in Non sarò mai Elvis Presley. Si è tutti bestie davanti al capolavoro, in scena fino al 25 luglio al Teatro Franco Parenti di Milano: qualcosa di più di un semplice recital, una specie di confessione a cuore aperto dell’attore perugino a tu per tu con gli spettatori i quali, sollecitati dalle sue domande, interloquiscono con lui, giudicano i brani ascoltati, ne sottolineano l efficacia dal punto di vista poetico e musicale.

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