«Tutto è nato con un monologhetto dedicato a una candelina senza stoppino che s interroga sul senso della sua esistenza, poi si sono aggiunte le voci di un sasso innamorato, la confessione di un rubinetto piagnone, i pensieri del mozzicone dell ultima sigarettae via via tanti altri». Filippo Timi propone al Parenti il suo «Cabaret delle piccole cose », 10 monologhi per 12 giovani attori che tra una camicetta da collegiale e il naso di Pinocchio, raccontano vite semplici e grandi sentimenti. A tenere le fila della poetica carrellata «il presentatore» Timi, anche lui con il suo naso e l immancabile glitter.