Grandi registi come Chéreau o Grüber, hanno affrontato Il delitto di via dell Orsina di Eugène Labiche, solleticati dalla bellezza allegra del vaudeville e dal sorriso divertito e un po noir col quale l autore dipinge una società stupida e senza scrupoli, pronta spensieratamente a uccidere per salvarsi.
Ora è la volta di Andrèe Ruth Shammah che si muove nel testo con grazia lieve e acuta, anche drammaturga e traduttrice con Giorgio Melazzi, per raccontare di vacui e spregiudicati personaggi che riescono a trasformare la loro esistenza in un incubo.