[…] va dato atto alla regia di Andrée Ruth Shammah d’aver individuato bene in Eva Riccobono l’armonia di una chiusura ribelle femminile in un mondo scabro e visionario, a contatto con Alberto Astorri e Pietro Micci. Per l’habitat, è merito di Margherita Palli aver congegnato i cambi scena con un viavai rustico di modellini.