Andrée Ruth Shammah è una donna straordinaria. L’ho conosciuta per la sua geniale capacità imprenditoriale al Teatro Parenti di Milano, un luogo dove con la cultura si mangia. E soprattutto si nutre l’anima, il cuore, la mente. Ho preso a frequentare il Parenti per le tante iniziative culturali, politiche ma non avevo mai visto un opera della Shammah regista. In questi giorni il Teatro della Pergola di Firenze ha ospitato la prima nazionale del Misantropo di Molière. In quello che per me è uno dei simboli più affascinanti di Firenze per il senso di vertigine che si prova pensando alla storia di quelle mura, fianco a fianco di Zubin Metha in versione spettatore per ammirare tra gli altri il bravissimo Luca Micheletti, nella parte di Alceste, ho apprezzato il gesto straordinario di riproporre Molière nella sua strepitosa attualità.