Open Class per non professionisti con Laura Marinoni
11, 12, 13 Marzo 2022
Ti piace recitare? Vorresti interpretare i grandi personaggi della letteratura teatrale?
Il primo passaggio da affrontare è impadronirsi del testo: il linguaggio è la materia prima dell’arte dell’interpretazione scenica. Con una maestra d’eccezione, la grande attrice Laura Marinoni, il seminario accompagnerà gli allievi in un percorso dalla lettura alla recitazione attraverso la narrazione e la creazione di un carattere.
La prima parte del lavoro sarà dedicata alla lettura espressiva come naturale trampolino per la recitazione, all’uso della voce e all’analisi del testo per scoprirne le sfumature, per amarne il senso e il valore. Nella seconda parte del laboratorio si passerà dal testo narrativo all’interpretazione delle battute teatrali, lavorando sulla specificità dei caratteri e sulla naturalezza espressiva. Il testo di riferimento sarà tratto da Musica per Camaleonti di Truman Capote, un piccolo capolavoro di scrittura a metà tra il racconto letterario e la pièce teatrale, che offre molte possibilità di esercizio.
Eventi passati
Un seminario dedicato alla dimensione corporea personale e scenica.
In un’epoca straordinaria di traghettamento “post pandemico”, caratterizzata dal bisogno e desiderio di ritrovarsi, il seminario si propone di indagare il linguaggio del corpo: respiro, movimento e voce. Partendo dalla fisiologia – struttura scheletrica, tendinea e muscolare – il percorso culmina nell’incontro con ritmo, peso, tempo e spazio dell’agire narrativo e scenico, al fine di vivere in maniera più consapevole le nostre potenzialità espressive e performative. Per partecipare è richiesta la memorizzazione di un testo di qualsiasi genere letterario, di un massimo di 150 parole, anche autobiografico, che rappresenti un momento della propria vita passata, presente o futura che si ha il piacere di condividere con il gruppo dei partecipanti. Il testo è da stampare.
INFO
Costo: 195€ | ridotto allievi TFP 170€
Orari: dalle 11.30 alle 18.30 (con pausa dalle 13.30 alle 14.30)
Contatti: corsi@teatrofrancoparenti.com | 3453665402
È richiesto un abbigliamento comodo, preferibilmente a strati: tuta, leggins, maglie di cotone a maniche corte e lunghe, felpa, calze.
Claudia Pastorini, libera professionista, formatrice e operatrice di teatro educazione, formata presso ATGTP (Associazione Teatro Giovani Teatro Pirata) di Serra San Quirico (AN), collabora con AGITA TEATRO in qualità di esperta in movimento somatico per il teatro educazione.
Proviene dal mondo dell’atletica leggera agonistica e della danza (classica, moderna jazz, tiptap, afro, contemporanea tecnica Graham e release, contact improvisation, tango argentino) che ha studiato, praticato e insegnato per molti anni, lavorando con Laura Moret, Marcella Fanzaga, Elena Albano, Gabriela Morlet, Fanta Touré, Carola Baldini, Paolo Vitalucci e Karola Redaelli.
Proviene dal teatro d’animazione, fatto e studiato presso il Centro Pietrasanta di Milano, con Sara Donzelli. Ha studiato per lunghi e brevi periodi con: Federico Bertozzi, Giorgio Zorcù, Enrique Pardo, Babilonia Teatri, Teatro Kismet di Bari, Eugenio Allegri, Fiorella Tommassini del Teatro del Lemming, Renato Gabrielli.E’psicomotricista, formata presso Associazione Kyron Milano. Esperta in Movimento Evolutivo Dinamico (MED), dal 2017 fa parte del direttivo AMEDI (Associazione Movimento Evolutivo Dinamico Italia) per promuovere, formare e divulgare pratiche ed esperienze per lo sviluppo dell’espressività corporea e dell’espressione umana viva, per menti più corporee e corpi più mentali (www.amedi.it)
DAL QUOTIDIANO ALLA SCENA
Rivolto a chi vuol mettersi in gioco attraverso la pratica del teatro, il laboratorio sarà incentrato su un percorso di recitazione, movimento e scrittura scenica autobiografica a partire dagli incontri che hanno lasciato un segno nella nostra vita, in ambito lavorativo, sociale o affettivo.
Costo: 160€ | ridotto allievi TFP 130€
Durata: dalle h 10:00 alle 17:00
Contatti: corsi@teatrofrancoparenti.com | 3453665402
Il corso di svolge in Sala Tre.
Cosa faremo al workshop che terrò al Teatro Franco Parenti l’11 e il 12 dicembre?
Credo che raccontare gli altri, le persone a cui teniamo, a prescindere dai legami sentimentali o familiari, sia l’occasione per fare un grande regalo. Non solo ai diretti interessati, ma anche a noi stessi perché ci prendiamo una bella vacanza dallo stare concentrati sulla parola IO, come sempre più spesso ci viene chiesto di fare dai social, al lavoro o nello studio.
“Il mio spazio”, “il mio percorso”, “il mio essere…”
Sto girando l’Italia con uno spettacolo, Stay hungry, che nasce proprio da questo spostamento. Avevo creato un lavoro di ricerca, molto sperimentale, molto intellettuale, in cui però avevo completamente perso per strada le esperienze fatte con tante persone nel mio percorso di formatore, che è quello che amo fare. Allora ho deciso di ricominciare daccapo, di riscrive lo spettacolo da zero, e questo mi ha permesso di trovare una strada più sincera, di segnare un percorso che apre ad una possibilità diversa di stare in scena come persona, prima che come attore.
Per questo il workshop che condurrò è aperto a tutti, non solo ad attori, ma anche a studenti, insegnanti, formatori, persone che si occupano di tutt’altro nella vita, ma che per due giorni vogliono condividere, osservare, allenarsi, mettersi in discussione attraverso il gioco del teatro.
La prima parte del lavoro sarà incentrata sul corpo, la voce, la relazione. La seconda sulle storie che nascono da un incontro speciale della tua vita. Persone a cui devi tanto, anche se loro non lo sanno. Persone a cui forse dovrai ancora di più dopo questi due giorni trascorsi insieme.
Vi aspetto!
Raccontare sé stessi attraverso gli altri
Se è vero, come scrive ironicamente Paul Auster, che “le storie capitano solo a chi le sa raccontare”, dobbiamo anche ammettere che la narrazione implica sempre e comunque una necessaria rielaborazione personale verso una dimensione intersoggettiva che va oltre le singole entità “io” e “tu”: un terreno che di fatto non appartiene a nessuno, all’interno del quale giocano forze molto potenti.
Migliorare il proprio sguardo su gli altri
A partire da questa premessa gli incontri del laboratorio saranno strutturati in due parti. La prima incentrata sul training fisico e vocale, utile a potenziare la nostra capacità di comunicare dentro e fuori la scena attraverso esercizi mirati su movimento, respirazione e tempo/ritmo. La seconda riguarderà le tecniche e il percorso di storytelling a partire dall’incontro (vero o verosimile) con una persona che ci ha spinti verso un cambiamento, una crescita, anche impercettibile rispetto al nostro modo di vedere le cose. Nel corso del laboratorio i partecipanti saranno guidati verso l’elaborazione di un testo scenico attraverso un percorso mirato alla riscoperta delle proprie capacità di osservazione e narrazione.
Riflettere (e far riflettere) sulla propria disposizione ad esplorare punti di vista diversi
L’incontro con questo “altro”, spesso ci sorprende, affascina, ci disturba o ci disorienta, ma in fin dei conti dipende da noi. Dal nostro modo di accostarci a lui, dal nostro sguardo, dalla nostra curiosità e soprattutto dal nostro rifiuto di cedere all’indifferenza o ai preconcetti. Nel corso del laboratorio ciascun partecipante produrrà un proprio elaborato in forma scritta o scenica.
IL PROGRAMMA
– Training fisico / vocale
– Esperienze di lavoro a confronto tra i partecipanti
– Esercizi di scrittura
– La struttura di una narrazione scenica efficace
ANGELO CAMPOLO
Si forma come attore nel 2005 alla scuola del Piccolo Teatro di Milano diretta da Luca Ronconi e negli anni perfeziona la sua preparazione con workshop diretti da Emma Dante, Antonio Latella, Valerio Binasco e con maestri della scena europea come Lev Dodin e Anatoly Vassilev. Finalista al Premio Ubu nel 2016 come “miglior attore italiano under 35”, è vincitore del premio “Scintille” alla 35ª edizione del festival teatrale di Asti con una personale riscrittura di Otello di Shakespeare, di cui è interprete e regista. Ha inoltre vinto nel 2016 il premio della stampa al concorso “Giovani Realtà del teatro 2016″ dell’Accademia Nazionale “Nico Pepe” di Udine e nel 2018 il premio “Sillumina – Nuove Opere” indetto da SIAE e MIBACT. Nel 2019 con “Stay Hungry – Indagine di un affamato”, testo autobiografico sull’esperienza di formatore nei centri di accoglienza, vince la prima edizione del Nolo Fringe Festival di Milano. Con lo stesso spettacolo, nel 2020 vince il premio In-Box – Rete di sostegno del teatro emergente italiano.