Grandi scrittori ormai diventati classici, come Stig Dagerman, o nuove (e interessanti) leve come Siri Ranva Hjelm Jacobsen, giovane autrice danese, per la prima volta tradotta in italiano. C’è sempre un alito (freddo) di novità nella letteratura nordica, protagonista, per il quarto anno, dei Boreali, il festival italiano dedicato a una cultura che continua ad avere il fascino del remoto, a volte dell’isolanità. Al Teatro Franco Parenti di Milano partono le quattro giornate (dal 22 al 25 febbraio) ideate e organizzate da Iperborea.