«Vorrei parlare personalmente a te, che sei in questa sala, e vuoi gridare contro la guerra. Anche io sono contro la guerra, e piango ogni giorno. È un periodo molto difficile, anzi, è un incubo. Piango ogni giorno. Piango per gli innocenti che muoiono nelle loro case, come spero tu pianga per chi è stato assassinato il 7 ottobre. Vengo dalla guerra e il teatro mi salva». Le parole sono di Roy Chen, traduttore e drammaturgo israeliano, che si è affermato inoltre come scrittore con il romanzo “Anime”, il più letto in Israele nel 2020. Al Teatro Franco Parenti presenta l’adattamento della pièce “Chi come me”, rappresentazione ispirata a una storia vera che racconta la crescita di cinque giovani in cura presso un centro di salute mentale a Tel Aviv.