Una storia che ci racconta tanto di noi, dei nostri limiti e del coraggio necessario a superarli.
Una grandissima prova di teatro.
Spettacolo asciutto e potente, che rifugge da sentimentalismi e non cade nella trappola retorica dei buoni sentimenti. Dopo i primi minuti di recitazione […] si instaura fra gli attori e il pubblico un contatto emotivo che non viene meno fino al calare del sipario.
scriptandbooks.it
Esempio raro della forza catartica e commovente del teatro. [...] Pochi momenti sono più universali di questa storia, rara se vogliamo, perché in fondo, dentro di noi, vivono insieme una Anna e una Helen, una parte che ha bisogno di aiuto e una parte che vuole dare aiuto. Il vero entusiasmo del pubblico e la partecipazione che ha portato a svariati richiami in scena ne è stata l'evidenza. Ottima la prova degli attori.
Maria Dolores Pesce -dramma.it
Anna Mallamaci, la sordo-cieca Helen: autentica fino a scuotere gli spettatori, fino a creare un'empatia dolorosa sancita da calorosi applausi. Anna dei miracoli è un esempio di teatro impegnato per il sociale, un esempio di teatro sovversivo. Alla faccia di chi ha tramutato la bontà in “difettato” buonismo.
Francesco Principato - teatro.it
In scena Anna dei miracoli di William Gibson, spettacolo che debuttò a Brodway nel 1959, basato sulla storia vera della sordo-cieca Helen Keller e della sua insegnante Anne Sullivan.
Cosa succede a un padre e una madre che si confrontano quotidianamente con l’esistenza di una figlia con cui non possono comunicare?
Helen non vede, non sente e non parla. Nei suoi genitori convivono pietà e rabbia, speranza e senso di scon tta, amore e odio. Ogni sentimento è concesso, ogni reazione imprevedibile. E lei, Helen, cosa percepisce di ciò che ha intorno? Sente di procurare sofferenza? Sarà il linguaggio dei segni – considerata tra le prime dieci grandi scoperte della storia moderna – a permetterle di apprendere, esprimere sentimenti e necessità, crescere, farsi rispettare e raccontare la sua storia. E tutto questo, grazie all’arrivo dell’in essibile educatrice Anna, qui interpretata da Mascia Musy. Una storia che ci raccontatanto di noi, dei nostri limiti e del coraggio necessario a superarli.
di William Gibson
adattamento e regia Emanuela Giordano
con Mascia Musy
e Fabrizio Coniglio, Anna Mallamaci, Laura Nardi
scene e luci Angelo Linzalata
costumi Emanuela Giordano
musiche Carmine Iuvone e Tommaso Di Giulio
produzione Teatro Franco Parenti per Associazione Lega del Filo d’Oro