Sik-Sik. Costellazioni d’amore tra destino e libero arbitrio

13 Marzo 2025

Costellazioni d’amore tra destino e libero arbitrio
di Claudia Maria Baschiera

Un uomo, una donna, uno specchio e variazioni infinite di luci e possibilità: sono questi gli elementi principali di Costellazioni di Nick Payne, diretto da Raphael Tobia Vogel e interpretato da Elena Lietti e Pietro Micci − in scena nella Sala A2A del Teatro Franco Parenti dal 13 febbraio al 2 marzo 2025. Payne, ora al cinema come sceneggiatore di We live in time, unisce nella sua opera più celebre (in un atto unico di settanta minuti) gli estremi della fisica e del teatro, raccontando l’evoluzione di una storia d’amore attraverso la teoria quantistica dell’interpretazione a molti mondi − secondo la quale ogni evento è un punto di diramazione verso illimitate realtà distinte tra loro.

Affabile apicoltore lui, bizzarra cosmologa lei, la coppia si incontra a un barbecue tra amici. Da quel momento, infinite possibilità si rivelano davanti ai due, con alcuni punti cardine: in un numero indefinito di universi e con diverse modalità i due si tradiranno, si perderanno, si ritroveranno a una lezione di ballo, torneranno insieme e verranno ancora separati dal destino a causa della malattia di lei.

Si può facilmente immaginare il rischio della pièce: giustapporre una breve scena dopo l’altra, per mostrare le varie conseguenze delle scelte di ognuno dei due protagonisti, potrebbe annoiare lo spettatore o risultare in una semplice dimostrazione di un’ipotesi. Eppure, il calore umano si intrufola nella fredda sequenza delle alternative della fisica, trasformando in un racconto drammaturgico l’aridità delle leggi cosmologiche.

Nella Sala A2A, che prevede un palcoscenico ribassato al centro di due gradinate, Raphael Tobia Vogel allestisce Costellazioni con una scenografia ridotta all’osso, composta da un unico specchio che fa da pavimento per i due attori protagonisti. A distinguere i quadri della storia sono i giochi di luce curati da Paolo Casati, puntati proprio su tale specchio e che spesso diventano loro stessi elementi della storia trasformandosi in colonne, sbarre, punti sui quali ballare.

Il caos ordinato del dramma riassume, in una costellazione delle fasi di una relazione, il legame tra destino e libero arbitrio. Nessuno dei due sovrasta l’altro: il sottile equilibrio tra volontà e fato viene mantenuto in un universo che respira grazie all’amore di due persone e che muore con loro.

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