con Simone Colombari, Max Paiella
e con Attilio Di Giovanni (pianoforte e direzione musicale), Leonardo Guelpa (chitarra classica ed elettrica), Alberto Botta (batteria e percussioni), Flavio Cangialosi (basso e fisarmonica), Mario Caporilli (tromba e flicorno), Claudio Giusti (sax tenore e contralto)
regia Lorenzo Gioielli
produzione Viola Produzioni – Centro di produzione teatrale / Jando Music
Dal primo successo da solista El purtava i scarp del tennis fino al brano che lo consacrò al grande pubblico, Vengo anch’io? No, tu no, un viaggio che ripercorre le tappe fondamentali della carriera di Jannacci, a partire dagli esordi con Adriano Celentano, fino ai duraturi sodalizi artistici con Giorgio Gaber e Dario Fo.
Un percorso musicale e umano che attraversa il suo amore per il rock e il jazz, ma soprattutto per le persone e le loro storie. Personaggi marginali, sognatori urbani, comparse del reale che il cantautore milanese restituiva con ironia poetica e profonda verità.
In scena, le voci e i volti di Jannacci si moltiplicano: c’è il bar, il Milan che pareggia zero a zero, la donna in bianco e nero davanti alla fabbrica (Vincenzina), il figlio senza motorino, Veronica e il suo amore a cifra modica. E poi ci sono tutti coloro che hanno fatto parte dei suoi “dintorni”: Cochi e Renato, Paolo Conte, Beppe Viola, Sandro Ciotti – voci che hanno condiviso, contaminato, arricchito il suo universo artistico.
Non è facile cantare Jannacci, […] Paiella e Colombari sono i primi a riuscirci e a guadagnarsi l’abbraccio di una Sala Grande del Teatro Parenti sold out. […] Tutto perfetto, dalla musica alla sintonia dei due artisti. Non vogliono fare l’esegesi del cantautore, ma ricordarne i trascorsi, comprese le porte in faccia prese da Rai e Rca che non credevano in quelli che poi si sarebbero rivelati successi clamorosi.
– Massimiliano Beneggi, teatroemusicanews.com
Enzo Jannacci è un universo che non stanca mai.
– Leggo
Con la formula gaberiana del teatro canzone, lo spettacolo diretto da Lorenzo Gioielli alterna racconto e musica, parole e canzoni, risate e commozione, per far rivivere il mondo poetico di Enzo Jannacci e il suo percorso artistico e umano, dagli inizi con Adriano Celentano agli incontri con Giorgio Gaber e Dario Fo, dal suo amore per il rock e il jazz a quello per le persone ai margini e le loro storie di vita.
— Simona Spaventa, la Repubblica
Un viaggio in parole e musica dentro (e attorno a) Enzo Jannacci, senza stucchevoli intenti commemorativi: anche perché il calendario non offre spunti per particolari ricorrenze. Jannacci è per ogni giorno. Ed è curioso che a ricordarcelo sia una coppia formata da un romano e un fiorentino: Max Paiella e Simone Colombari danno forma narrativa e musicale — accompagnati da una nutrita band di sette elementi — allo spettacolo da loro stessi scritto.
— Ferruccio Gattuso, il Giornale
Lo spettacolo alterna racconto e musica, ironia e commozione, ripercorrendo le tappe fondamentali della carriera del cantautore milanese: dagli esordi e dal primo successo El purtava i scarp del tennis fino alla consacrazione popolare con Vengo anch’io? No, tu no.
— La Provincia di Como
Durante i giorni di apertura de L’Inverno ai Bagni Misteriosi, con il biglietto dello spettacolo puoi entrare gratuitamente* ai Bagni Misteriosi nella giornata in cui assisti alla rappresentazione.