AVVISO: la biglietteria è chiusa da giovedì 1 Agosto a domenica 1 Settembre.

AVVISO: la biglietteria è chiusa da giovedì 1 Agosto a domenica 1 Settembre.

Cartellone 2024 - 2025 / Teatro

La festa di fine anno

Cartellone 2024 - 2025 / Teatro

La festa di fine anno

Tutti subiamo un pregiudizio. Tutti pre-giudichiamo.

Del giovane autore, regista e attore Salvatore Cannova – voce nuova del teatro contemporaneo – La festa di fine anno è uno studio antropologico, una radiografia della contemporaneità che vuole portare lo spettatore a riflettere sulla sua perenne condizione giudicante.

In scena problematiche generazionali vivono in un clima sospeso tra il sogno e la realtà. E un dj, non super partes, guida il pubblico verso un giudizio unidirezionale. La festa, però, non potrà più continuare e le persone potranno uscire. Non serviranno applausi.

Uno spettacolo che vuole essere un rituale che faccia da detonatore per una vera rivoluzione sociale, per una riflessione consapevole in grado di stimolare una virtuosa routine quotidiana. Un’esperienza che ci renda testimoni, complici, protagonisti.

NOTE DI REGIA
La festa di fine anno è un percorso di propriocezione sociale, di coscienza del mondo moderno. È una radiografia sottocutanea della contemporaneità. È uno studio antropologico che vuole portare a riflettere sulla perenne condizione (pre)giudicante che si ha rispetto a un altro essere umano. È un cammino che racconta l’altro lato della medaglia. Mostra come le circostanze della vita possano sviluppare le molteplici facce e i numerosi comportamenti che ci appartengono. Combattere contro i propri demoni e, contemporaneamente, apparire e (spesso) usare chi sta intorno per compensare, vendicare, dimenticare le proprie mancanze. Esattamente come questi personaggi: soli, isolati, incompresi. Vivono sull’orlo di un baratro che li attira inesorabilmente a sé e omettono ogni responsabilità per le loro azioni e le loro parole.
La festa di fine anno vuole dichiarare, senza mezzi termini e senza alcuna esclusione, che siamo vittime e carnefici dello stesso sistema. Viviamo costantemente tra il giudizio e il pregiudizio, incastrati in un circolo vizioso che tarda a cessare. Così, l’urgenza di portare una riflessione che ponga a tu per tu con noi stessi, mettendo il Teatro in un ruolo ambiguo, duro, scorretto. Nell’utopica speranza di un cambiamento sociale.

Ritengo che la società in cui viviamo pecchi di lungimiranza e si condanni, senza rinvio a giudizio, all’autodistruzione. Per questo l’obiettivo non è assistere a un semplice spettacolo bensì creare un percorso che vada a incidere sulla routine quotidiana, rendendo il rituale atto teatrale un detonatore per una vera rivoluzione sociale. Un’esperienza, quindi, che smuova chiunque la viva fino alla parte più remota e sconosciuta del proprio essere. Diventando un testimone, un complice, un protagonista. Il protagonista.
Sono alla ricerca di un’espressività che parli alla contemporanea era del terrore, che sussurri ai suoi piccoli, che urli ai suoi grandi. Un’espressività che svisceri paure inconsce, riaccendendo menti sedate e rinvigorendo speranze assopite. Un’espressività sociale.

– Salvatore Cannova

Salvatore Cannova nasce a Palermo nel 1993. Nel 2017 si diploma alla Scuola dei Mestieri dello Spettacolo del Teatro Biondo di Palermo, diretta da Emma Dante. Nel 2020 è in finale al Premio Scenario Infanzia con Alla ricerca di un lieto fine. Nel 2021 vince la Menzione speciale al premio #cittàlaboratorio 2021 con Ezechiele 43,11 / Italia. Lo stesso anno inizia il percorso per diventare Estill Master Trainer con Francesco Mecorio, Anne-Marie Speed e Naomi Eyers. Ha lavorato con Emma Dante, Ricci/Forte, Chiara Guidi, Andrea Segre, Paul Farrington, Mary Hammond.

2 - 11 Ottobre 2024

Ti potrebbe interessare

Ti potrebbe interessare

Teatro

Lear La ruota gigante

1 Ottobre 2024

Un collage di impressioni e di appunti che cerca di restituire la natura lussureggiante del Re Lear di Shakespeare, un’opera senza tempo capace di raccontare i crudi, volgari e beffardi attributi dell’umanità. Compagnia Scena Nuda.

Un collage di impressioni e di appunti che cerca di restituire la natura lussureggiante del Re Lear di Shakespeare, un’opera senza tempo capace di raccontare i crudi, volgari e beffardi attributi dell’umanità. Compagnia Scena Nuda.

Teatro

Camera d’aria – Beckett & Kagel & Magritte

... riti d’arte per onironauti contemporanei
6 - 7 Ottobre 2024

Musica, danza, mimo e recitazione si intrecciano facendo dialogare i mondi visivi e sonori di Beckett, Kagel e Magritte, in un’unione tra teatro dell’assurdo, teatro strumentale e Tanz Theater. In scena Laura Faoro, flautista e performer, Lara Guidetti, danzatrice e coreografa, Lorenzo Pagliei, live electronics.

Musica, danza, mimo e recitazione si intrecciano facendo dialogare i mondi visivi e sonori di Beckett, Kagel e Magritte, in un’unione tra teatro dell’assurdo, teatro strumentale e Tanz Theater. In scena Laura Faoro, flautista e performer, Lara Guidetti, danzatrice e coreografa, Lorenzo Pagliei, live electronics.

Teatro

Lo zoo di vetro

17 Ottobre - 10 Novembre 2024

Tom, giovane poeta travestito da magazziniere – alter ego dell’autore Tennessee Williams – ci conduce nei meandri della sua memoria ripercorrendo le vicende del suo dramma familiare. Con Francesco Sferrazza Papa, Valentina Bartolo, Zoe Zolferino, Luca Carbone. Regia Luigi Siracusa.

Tom, giovane poeta travestito da magazziniere – alter ego dell’autore Tennessee Williams – ci conduce nei meandri della sua memoria ripercorrendo le vicende del suo dramma familiare. Con Francesco Sferrazza Papa, Valentina Bartolo, Zoe Zolferino, Luca Carbone. Regia Luigi Siracusa.

Teatro

Note a margine

7 - 15 Novembre 2024

Così la cerimonia funebre diviene un’ultima tragica commedia della vita. In scena una bara aperta, alcuni paramenti e qualche visitatore, l’ultimo lavoro dei Gordi, compagnia residente del Parenti.

Così la cerimonia funebre diviene un’ultima tragica commedia della vita. In scena una bara aperta, alcuni paramenti e qualche visitatore, l’ultimo lavoro dei Gordi, compagnia residente del Parenti.