Cartellone 2025 - 2026 / Teatro

Operette morali • 9 Ottobre 2025

Ovvero “il solo desiderio è la felicità”

Cartellone 2025 - 2026 / Teatro

Operette morali • 9 Ottobre 2025

Ovvero “il solo desiderio è la felicità”

Non un trattato, ma una sfida. Nei suoi dialoghi Leopardi non costruisce sistemi: provoca.

Ercole, Tasso, la Moda, Prometeo, Cristoforo Colombo e perfino uno gnomo, diventano maschere di un teatro crudele e ironico, dove ciò che conta non è il filo dei ragionamenti ma l’urto che essi generano in chi ascolta.

L’insistenza è sempre la stessa: non si può vivere se non da uomini, cioè portando in sé l’originaria e irriducibile ricerca della felicità. Anche se costa dolore. Così, la leggerezza del mondo, l’inganno delle mode e la vanità della gloria si rivelano come specchi deformanti di un desiderio che non si lascia spegnere. In queste parabole tragiche e comiche, la ragione stessa si fa voce che ride e piange della propria impotenza.

Un confronto sull’uomo, sul suo volto, sull’infinito che alberga nel suo cuore e sulla condizione del mondo in cui vive.

9 Ottobre 2025

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