uno spettacolo di e con Filippo Timi, Rodrigo D’Erasmo, Mario Conte
dedicato a Pier Paolo Pasolini
Filippo Timi voce e corpo
Rodrigo D’Erasmo percussioni, violino e chitarra elettrica
Mario Conte sintetizzatori e real time electronics
con la partecipazione straordinaria di Amerigo Cornacchione
luci Andrea Gallo
suono Paolo Panella
produzione Teatro Franco Parenti
L’attore Filippo Timi – anche autore dei testi – e i musicisti Rodrigo D’Erasmo (violinista, compositore, arrangiatore e polistrumentista) e Mario Conte (musicista/sperimentatore dentro e fuori la musica elettronica) in un omaggio dedicato a Pasolini.
Un lavoro per dimostrare come il grande artista non avrebbe potuto essere altro da sé: un uomo che aveva scelto di essere fedele al proprio daimon, quello spirito guida, quella combinazione di vocazioni, carattere e irripetibilità che ciascuno di noi riceve alla nascita e che ci assegna il nostro personale destino.
Quattro movimenti – Primavera, Estate, Autunno, Inferno – per intercettare l’azione del daimon nella biografia di Pasolini, aldilà di ogni retorica e vittimismo. Per scoprire come l’autore fosse «un poeta divorato dalle Amazzoni, attaccato dalle Erinni, su cui si è scagliato il fulmine di Zeus.»
A partire da quel corpo disteso sulla spiaggia, inghiottito dai bassifondi di quel sottoproletariato che Pasolini tanto amava, Timi compone un collage di amore e di follia; una serie di frammenti dove l’abilità interpretativa dell’attore s’incrocia alla perfezione con la melodia di un violino gitano o di un hang; fugaci episodi in cui un’evocativa drammaturgia si trasforma, a tratti, in un concerto rock al chiaro di luna. […] Un’interpretazione viscerale e travolgente di Timi.
– Luca Richiardi, fermataspettacolo.it