ideazione e regia Riccardo Pippa
di e con Giovanni Longhin, Andrea Panigatti, Sandro Pivotti, Matteo Vitanza
scene, maschere e costumi Ilaria Ariemme
produzione Teatro Franco Parenti / Teatro dei Gordi
Premio Anct 2020_Premio Nazionale della Critica Teatrale
Premio Hystrio-Iceberg 2019
Selezione Visionari Kilowatt Festival e Artificio Como 2016
Vincitore all’unanimità del Premio alla produzione Scintille 2015
Premio Nazionale Giovani Realtà del Teatro 2015, indetto dall’Accademia
d’Arte Drammatica Nico Pepe di Udine: spettacolo vincitore del Premio
Speciale, Premio Giuria Allievi Nico Pepe e Premio del Pubblico
In scena al Napoli Teatro Festival 2020
Sulla soglia tra l’aldiquà e l’aldilà, dove le anime prendono definitivo congedo dai corpi, c’è la nostra Morte. I vivi la temono, la fuggono, la negano, la cercano, la sfidano, la invocano. E quanti ritardi nel suo lavoro, quanti imprevisti, tentativi maldestri, colpi a vuoto e anime rispedite al mittente! E poi che ne sa la Morte di cosa significhi morire?
Sulla morte senza esagerare, in omaggio alla poetessa polacca Wisława Szymborska, affronta il tema in chiave ironica attraverso un uso non convenzionale di maschere contemporanee: figure familiari, presenti, che parlano, senza parole, di incontri, ultimi istanti, partenze, ritorni, occasioni mancate, veglie e addii.
Sulla linea di mezzo dove i defunti prendono congedo dal mondo, se ne sta la Morte che li aspetta. Non tutti sono contenti di affrontare il trapasso, alcuni si sono rassegnati, altri provano a ribellarsi, altri a capire. Ma c’è poco da fare, lei è lì e, anche se non si sa bene cosa vuol dire, bisogna farci i conti. Vincitore del premio Scintille 2015, la pièce è un’ironica ricognizione intorno all’ultimo dei nostri tabù nella forma di uno spettacolo per maschere di cartapesta ispirate a Otto Dix.
– la Repubblica
Ironico e divertente, pluripremiato dalla critica, Sulla morte senza esagerare è un alleggerimento poetico del tema più pesante in assoluto, quello della finitudine: dimostrazione della profondità e della freschezza creativa di una giovane compagnia italiana tutta da seguire, il Teatro dei Gordi.
– Michele Weis, La Stampa
Gordi sono un’ottima dimostrazione di teatro contemporaneo e di drammaturgia collettiva. A partire dagli insegnamenti della commedia dell’arte creano spettacoli ironici, leggeri e poetici, Il silenzio, infine, è una vera rivoluzione contro la ridondanza verbale di tutti i giorni e l’assopimento dei sensi e delle sensazioni.
– Roberta Orlando, paneacquaculture.net