Alcuni anniversari sono importanti non per ricordare la morte di una persona, ma la vita.
E per ritrovare, in quella vita, qualcosa che ci aiuti a confrontarci col presente, e con la strada che stiamo percorrendo.
Oggi che ci stiamo interrogando sul Cinquantesimo del nostro teatro, l’anniversario dei cento anni dalla nascita di Franco Parenti ci offre un’occasione preziosa per riflettere e ricordare, e trovare nei ricordi del passato, una guida per affrontare il futuro.
Ho chiesto quindi a chi ha conosciuto Franco, di fargli gli auguri scrivendo di lui ciò che più ha lasciato impresso nelle loro vite e nei loro cuori, per aiutarci a trovare delle risposte, ma soprattutto a porci delle nuove domande.
Per arrivare ai nostri cento anni con la stessa lucidità, umiltà e sacrificio, con cui oggi Franco è arrivato ai suoi.
Per prefiggerci nuove mete, con la stessa ambizione con cui lui perseguì le sue.
Andrée Ruth Shammah
Fondatore nel 1972 dell’ex Salone Pier Lombardo – insieme ad Andrée Ruth Shammah, Giovanni Testori, Gianmaurizio Fercioni e Dante Isella – Francesco Parenti, detto Franco, fu artista, grande interprete, intellettuale curioso e anticonformista. A lui, fu intitolato il nostro teatro dopo la sua scomparsa.
Il 7 Dicembre
per festeggiare il suo compleanno,
– invitiamo i nostri “vicini di casa” ad assistere a una prova generale de Il delitto di via dell’Orsina, nuovo spettacolo di Andrée Ruth Shammah, regista e tuttora direttrice del Teatro.
– Radioparenti, la web radio del Teatro, trasmetterà gratuitamente un palinsesto di contenuti a lui dedicato
– su parentionair.it audio e video da spettacoli e interviste e ricordi di chi ha lavorato con lui.
E dal 6 al 10 Dicembre
Rai 5 trametterà le riprese televisive di cinque spettacoli di cui Parenti è stato interprete protagonista: Don Giovanni (1967), L’albergo del libero scambio (1977), La fine dello scarrozzante (1981), Il malato immaginario (1984), I Promessi sposi alla prova (1986).