Un po come in quel bellissimo film di Michel Gondry: «Eternal Sunshine of the Spotless Mind». Dove Kate Winslet preferiva farsi estirpare dalla testa un baule di ricordi, piuttosto che affrontare il dolore di una separazione. Di una ferita. Tema ricorrente nella letteratura fantascientifica. Specie quando il respiro è politico, l orizzonte distopico. Territorio in cui si muove «R.A.M.» di Edoardo Erba, nuova produzione del Franco Parenti, da mercoledì in prima nazionale per la regia di Michele Mangini. In scena bello ritrovare Marina Rocco, già protagonista di diversi progetti firmati da Filippo Timi.