Se recisa, la bellezza decadente della gardenia appassisce vistosamente. Nell urticante Gardenia — spettacolo di culto del 2010 firmato dal coreografo Alain Platel con il regista Frank Van Laecke e il compositore Steven Prengels —, il viale del tramonto è costellato dagli inciampi esistenziali, dall’esuberanza ostentata e fragile, dalle ferite lancinanti e dalle illusioni dei suoi interpreti, veri travestiti e transessuali anziani che affrontano la terza età oscillando tra grigi abiti maschili e scintillanti costumi femminili ispirati a Carmen Miranda, Dalida, Joséphine Baker.