Bell’occasione di scoprire il teatro di Mariano Dammacco e Serena Balivo, lui anche alla regia, lei poco più che trentenne, senza alcuna accademia alle spalle ma già interprete apprezzatissima, oltre che candidata al Premio Ubu.«L’inferno e la fanciulla è un monologo con due figure– spiega–. La fanciulla è una enorme bambina, con un costume materico, costruito con stoffa di tappezzeria, e una borsetta piena di oggetti improbabili che però le serviranno per affrontare questo allegorico viaggio all’ inferno. L’altra, invece, è la mente, il pensiero. Che decide di tradurre sé stessa in forma di fanciulla proprio per riflettere sull’ essere adulto oggi.